Le indagini puntano su un tubo del gas
Uno spezzone di tubo della lunghezza di circa mezzo metro potrebbe consentire, forse già oggi, una prima ipotetica e parziale ricostruzione dell’esplosione dello stabile di via Baiamonti 71 a causa del quale venedì pomeriggio Aldo Flego ha perso la vita e la sorella Marcella è rimasta gravemente ferita.
Lo spezzone di tubo del gas è stato recuperato dai vigili del fuoco che fin da sabato, su indicazione del pm Pietro Montrone, hanno cominciato a “repertare” sul posto vari oggetti che possono contribuire a una ricostruzione dell’episodio. E quello spezzone è un elemento ritenuto fondamentale. Il motivo non è stato per ora chiarito. Per questo è presumibile, dal punto di vista tecnico, che l’esame di quel pezzo di tubo possa “raccontare” da dove si sia verificata la perdita dalla quale poi è scaturita la violenta e devastante esplosione.
Il reperto, a quanto si è saputo, è stato rinvenuto tra i detriti della parte della cucina dell’appartamento dei Flego che si trovava al secondo piano. Ma, sempre secondo la prima ricostruzione dei vigili del fuoco, a pochi metri dalla cucina si trovava anche la caldaia utilizzata per il riscaldamento. Quello che i pompieri starebbero cercando di capire è se quel reperto apparteneva al locale cucina, dove erano in corso i lavori per la sostituzione del piano cottura, o all’area della caldaia. Non è stato insomma chiarito al momento se quel pezzo di tubo trovato tra i calcinacci collegava la cucina o la caldaia.
Per oggi, intanto nell’ufficio del pm Montrone, è previsto un vertice operativo con i tecnici e i funzionari del vigili del fuoco. All’incontro farà seguito la nomina del consulente tecnico d’ufficio incaricato dal pm. Sarà questo, di fatto, il primo atto fondamentale di un’indagine non certo facile. La ricostruzione completa dell’esplosione si dovrà basare sia sui reperti (come lo spezzone di tubo del gas trovato dai pompieri) ma anche sugli aspetti dinamici della terribile deflagrazione. Solo a questo punto il perito incaricato potrà indicare le ipotetiche cause.
Intanto proseguono gli accertamenti dei carabinieri del nucleo investigativo. Nelle scorse ore i militari hanno sentito come persone informate sui fatti i tecnici (montatori e idraulico, appartenenti a un'impresa di servizi esterna all'Ikea e a un’ulteriore ditta in subappalto, rispettivamente la Blg Logistics Solutions Italia Srl e la Installo) che venerdì hanno effettuato gli allacciamenti della cucina acquistata all’Ikea di Villesse.
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