Le esche non bastano: allarme topi in città da Barcola al centro
TRIESTE Il Comune è impegnato su due fronti: disinfestazioni e derattizzazioni. Se da un lato l’azione sistematica avviata contro le zanzare sta dando ottimi risultati, dall’altro l’offensiva alla riduzione del numero di topi non ottiene ancora gli effetti sperati.
«Sul fronte zanzare – spiega l’assessore Michele Lobianco con delega anche all’Ufficio zoofilo –, mentre la scorsa estate ricevevo costanti segnalazioni di situazioni critiche, quest’anno non è ho rilevata nemmeno una. Vengono investiti 14 mila euro da maggio a ottobre per un’azione a tappeto nelle aree critiche come giardini, parchi, corridoi umidi, e la costanza degli interventi sta dando buoni risultati». Da zone critiche come quella del cimitero di Sant’Anna o viale Romolo Gessi che in passato facevano dannare l’amministrazione, non emergono particolari disagi. Gli interventi di disinfestazione avvengono la notte. La ditta incaricata con appositi dispositivi passa in rassegna tutte le aree critiche. Quella che, causa il ristagno d’acqua, sta dando ancora seri problemi è l’area del cantiere dell’ex Maddalena.
«Credo, nell’insieme, stiano dando risultati anche le buone abitudini dei cittadini – valuta Lobianco – le raccomandazioni ad adottare alcuni semplici provvedimenti sono state raccolte da molti e questo certamente contribuisce ad una buona riuscita dal piano di disinfestazione».
Piccoli gesti, infatti, possono prevenire l’infestazione delle zanzare. Il Comune raccomanda di evitare l’abbandono di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana, di evitare qualsiasi formazione d’acqua stagnante anche temporanea. È bene, inoltre, mantenere in perfetta efficienza le grondaie, evitando la presenza di foglie o altro materiale che possa causare il ristagno di acqua. Buona norma è pure eseguire l’annaffiatura diretta degli orti, sistemando i teli in plastica impiegati per la protezione di certe colture o di attrezzi, in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia.
Più difficile la lotta ai topi e alle pantigane. «Abbiamo posizionato 1.300 erogatori di esche – spiega l’assessore – ma a quanto pare prediligono i resti di cibo che trovano per strada, e quei dispositivi non stanno dando gli effetti sperati. Ma la guerra continua, restiamo in trincea, i topi sono difficili da sconfiggere». Ultimamente è stata segnalata la presenza di topi anche all’interno del Giardino pubblico. Persistono pure lungo le Rive, in piazza Venezia e in piazza Goldoni. Alcuni giorni fa, dopo il violento temporale dello scorso fine settimana, molte “pantegane” sono state avvistate a Barcola, nello specchio acqueo davanti al ristorante La Marinella. I rifiuti gettati a terra, i sacchi di immondizie lasciati accanto ai cassonetti, non concorrono certamente alla riduzione di questi animali che, difronte all’importante disponibilità di cibo in superficie, escono anche dalle fogne. «Invito i cittadini a conferire i rifiuti in modo corretto, – conclude Lobianco – a non gettare resti di cibo a terra, altrimenti la lotta al contenimento di questi animali viene vanificata». –
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