«Le due Gorizie alleate? La via indicata da Arcon è l’unica praticabile»

Romoli: «Da tempo con il sindaco di Nova Gorica lavoriamo in questa direzione. A gennaio 10 milioni per progetti comuni»
Bumbaca Gorizia 12.02.2014 Rimozione rete San Gabriele - Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 12.02.2014 Rimozione rete San Gabriele - Foto Pierluigi Bumbaca

Dovrebbero arrivare a gennaio i tanto attesi 10 milioni di euro per i due progetti del GectGo. Ad anticiparlo è il sindaco Romoli, rispondendo indirettamente ai messaggi già espressi dal suo omologo di Nova Gorica Matej Arcon, a proposito della collaborazione transfrontaliera.

Sindaco Romoli, è d'accordo con Arcon quando parla dell'amicizia e della collaborazione tra le vostre due città?

«Ho letto con vero piacere l'intervista ad Arcon, condividendo la maggior parte dei suoi concetti. Le cose che mi hanno colpito fin dall'inizio della nostra frequentazione sono state la sua pragmaticità e la sua visione post ideologica, requisiti molto importanti per riuscire ad affrontare i problemi complessi di questo territorio. Un approccio che ci unisce e che vede sulla stessa linea anche il sindaco di Sempeter Vertojba. Per noi i confini, sia fisici sia mentali, sono veramente caduti e l'unico obiettivo è quello di lavorare insieme per lo sviluppo di questo territorio, con buona pace di chi ha lucrato sulle divisioni e vorrebbe continuare a farlo.

Arcon ha detto che si può fare di più per il turismo.

«Sono d'accordo. Da anni si parla di pacchetti turistici comuni e qualcosina su questa strada si è fatto ma c'è la necessità di premere sull'acceleratore, coinvolgendo la Regione e il suo braccio operativo, Turismo Fvg. Ma non siamo all'anno zero: stiamo sviluppando itinerari transfrontalieri, e soprattutto il "colpo grosso" del primo progetto concreto per la valorizzazione transfrontaliera dell'Isonzo, inserito nel Gect. Senza dimenticare alcune recenti manifestazioni, come il congresso ed il campionato di biliardo, che si sono tenute a Gorizia e a Nova Gorica».

Ci sono altri settori su cui puntare insieme?

«Voglio ricordare che fra i progetti inseriti nel Gect ne era stato presentato uno riguardante la viabilità ferroviaria, che rientra ancora fra le nostre priorità. Inoltre il nostro ufficio tecnico, insieme a quello di NovaGorica e Sempeter, ha collaborato allo studio per lo sviluppo sinergico delle reti commerciali nei tre Comuni, promosso da Confcommercio, con una serie di ragionamenti urbanistici che guardano al futuro del nostro territorio. Esistono dunque tanti progetti che si devono intrecciare, incastrare ed armonizzare per lo sviluppo dell'area».

Per piazza Transalpina serve un'iniziativa privata, come ha detto Arcon?

«Mi sembra evidente. Il Comune di Gorizia può migliorare, in accordo con Nova Gorica, la viabilità, l'estetica e la promozione ma, per quanto riguarda la ristorazione in chiave turistica le iniziative non possono che essere portate avanti da imprenditori privati. Soprattutto dopo la chiusura dell'albergo ristorante, che ha dato un colpo mortale a tutta l'area.

E' il Gect uno dei progetti di cui andrà più orgoglioso, pensando ai suoi anni da sindaco?

«Certo, il Gect ha rappresentato la svolta vera nei rapporti transfrontalieri e nelle strategie di sviluppo congiunto dell'area. Ora Gorizia, Nova Gorica e Sempeter rappresentano un modello straordinario di integrazione europea, creando unico soggetto con personalità giuridica, che consente ai tre Comuni di realizzare progetti unitari. In gennaio dovrebbero arrivare concretamente i 10 milioni previsti per i due progetti e questo ci consentirà di avviare la fase operativa per la realizzazione delle opere previste.

Marco Bisiach

Riproduzione riservata © Il Piccolo