Le dimissioni di Altran Cisint: «Un sollievo anche per il suo partito»

Il sindaco Anna Cisint alza il tiro sulle dimissioni della consigliere Silvia Altran: «È una notizia senza alcun rilievo politico per la città. Negli ultimi due anni il suo contributo in Consiglio comunale è stato inconsistente. Un tramonto politico che non credo sia rimpianto da molti monfalconesi». Il primo cittadino rincara la dose mettendo il dito in casa dem: «Fuori dall’ufficialità i suoi colleghi di partito non nascondevano che non vedevano l’ora che lasciasse l’assemblea. Paradossalmente chi ora festeggia di più è il Pd che le ha sempre rimproverato errori e inconsistenza. Il suo mandato è stato sempre visto come uno dei motivi del loro declino elettorale. Gherghetta giustificava la sua lista alle ultime comunali come una sorta di scialuppa di salvataggio per imbrigliare il candidato sindaco Altran».
Quanto alle ultime dichiarazioni di Altran, Cisint osserva: «È inaccettabile la denigrazione del ruolo del Consiglio comunale, in questo modo si svilisce la democrazia. Ricordo all’Altran che l’aula in questi due anni è stata chiamata a discutere e approvare ordini del giorno di indirizzo rilevante: l’amianto, le terme, le Uti, la sanità, la crisi della Eaton, la scuola, Fincantieri. In passato dei grandi temi non si parlava mai, decideva la giunta con i disastri che tutti sanno. L’altra affermazione inaccettabile – rilancia ancora il sindaco – è quella del ruolo della città. Altran non si ricorda più che sotto la sua gestione la nostra sanità, accorpata con Latisana e Palmanova è stata depauperata, siamo stati tagliati fuori dai fondi Pisus e da quelli del Fondo europeo di sviluppo, avevamo un ruolo subalterno nell’Uti, ma anche in Isa Ambiente e in Iris acqua, così come nella portualità regionale. Ha la memoria corta per come la giunta Serracchiani trattava il nostro territorio, alla faccia della giunta amica. Questo atteggiamento è il segno della mancanza di orgoglio per una città che non è più suddita di nessuno.
«Credo, in ogni caso – conclude il primo cittadino –, che il suo annuncio di voler continuare ad impegnarsi nel partito ad un più alto livello abbia messo i brividi a tanti nel Pd». –
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