Le crociere snobbano il porto di Trieste. Passeggeri giù del 65%

Crollano anche le toccate: nel 2018 stimato un calo del 10,3%. Dati peggiori di tutto il Paese, che registra segnali di ripresa

TRIESTE Poche luci e tante ombre per il traffico crociere di Trieste. Il mancato arrivo a fine marzo dell’attesissima Carnival Horizon - colosso da 323 metri di lunghezza che ha annullato all’ultimo la festa prevista in città per la consegna ufficiale - rischia di non essere infatti l’unico neo della stagione. Dopo un 2017 totalmente negativo il movimento crocieristico dà infatti nuovi segnali di ripresa in gran parte d’Italia e nel Paese nel suo complesso, ma non così nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia che va in controtendenza e rivela ulteriori arretramenti rispetto alle non già splendenti ultime stagioni. Tant’è che non soltanto le feste pasquali, ma l’intero mese di aprile e la prima dozzina delle giornate di maggio lasceranno le banchine desolatamente vuote.



La spietata radiografia della situazione arriva dallo Speciale crociere di Risposte Turismo relativamente alle previsioni dell’attività crocieristica per questa stagione. Trieste occupa un mesto diciassettesimo posto a livello nazionale con la perdita di ulteriori cinque posizioni rispetto alla già deludente dodicesima casella del 2017. Totalizzerà 42.400 passeggeri frutto di 52 toccate rispetto ai 121.219 passeggeri con 59 toccate dell’anno scorso. Il crollo è del 65% di passeggeri e del 10,3% di toccate in meno. Tutto questo mentre l’Italia nel suo complesso salirà da 10,1 a 11 milioni di passeggeri e da 4.628 a 4.868 toccate crescendo rispettivamente dell’8,6 e del 5,2%.

In vetta alla graduatoria si piazzerà Civitavecchia (che alle spalle ha Roma) toccando il record di ben 2 milioni e 400mila turisti con 775 navi all’attracco. Venezia rimarrà stabile sfiorando il milione e mezzo di passeggeri nonostante le infinite polemiche e Napoli occuperà la terza piazza. Trieste nel 2018 si farà superare anche da Catania, Brindisi, Olbia, Salerno e Ancona che l’anno scorso precedeva e soltanto di un pelo terrà testa a Trapani.

L’anno-flop delle crociere Gli arrivi scesi del 16%
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Neanche a dirlo, il suo crollo di passeggeri non avrà eguali in tutta la penisola. «Forse rispetto a questi numeri faremo qualcosa di più», si limita ad affermare con voce un po’ mesta Franco Napp, amministratore delegato di Trieste terminal passeggeri che ammette di essere tornato a mani vuote dal Seatrade Cruise di Fort Lauderdale in Florida «ma perché - afferma - i contratti buoni li avevamo già sottoscritti l’anno scorso».

Bisognerà dunque attendere il 13 maggio per la prima delle dodici toccate domenicali della tedesca Mein Schiff 2, nave di 264 metri capace di 1.912 passeggeri che userà Trieste come homeport così come anche la Horizon della Pullmantour che arriverà a Trieste per cinque volte. Altrettante le toccate della Marella Celebration, mentre soltanto nel prossimo mese di ottobre si vedrà apparire la sagoma di un’unità della Costa (che pure è uno dei soci di Trieste Terminal Passeggeri, ndr) che porterà qui in autunno la Costa neoRiviera di 216 metri e 1.700 passeggeri quando è piena. Cinque gli arrivi anche di neoRiviera.

Al di là delle ormai usuali toccate dell’originale, ma piccolissima nave Arethusa, qualche palazzo galleggiante non mancherà con la sua spettacolare presenza e il suo indotto economico, ma sottolineerà con la sua presenza sporadica che in un porto che nel settore cargo punta addirittura alla top ten europea, il settore passeggeri, purtroppo, in epoca contemporanea non è mai decollato.

 

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