Le compagnie si smarcano A Muggia l’idea del drive-in rischia già di tramontare
IL CASO
MUGGIA
Tiene ancora banco la vicenda del progetto del drive-in in piazzale ex Alto Adriatico. L’idea partorita dal titolare della Flash Vincenzo Rovinelli e dal presidente delle compagnie del Carnevale muggesano Mario Vascotto, che prevede la possibilità di assistere a spettacoli musicali e di intrattenimento dal vivo e nelle propria auto, si sta arenando perché è venuto a mancare, nelle ultime ore, l’appoggio delle compagnie stesse. A un progetto, a detta di Vascotto, di cui si è discusso in maniera non ufficiale e che è stato «frutto di una simpatica chiacchierata con l’assessore competente e con qualche altro componente della giunta» anche perché «stavamo cercando una soluzione alternativa nel caso il carnevale estivo si dovesse rimandare».
Lo scollamento è maturato dopo la dichiarazione dell’assessore Stefano Decolle, che ha evidenziato l’esistenza di «una visione ben diversa del concetto di rilancio economico della nostra città, dato che un’iniziativa come quella ipotizzata dal presidente delle compagnie del Carnevale e dal patron della Flash è ben lontana dal rappresentare una ripresa per le realtà economiche muggesane che in questo momento storico necessitano di ben altre misure, importanti e strutturate». «In tal senso – insiste a riguardo Decolle – non possiamo nascondere di provare anche un certo imbarazzo a discutere di cinema e ragazze sui pattini laddove proprio ieri sono state annunciate misure nazionali che vedono, per esempio, ben lontane le riaperture delle attività di molti nostri concittadini». Fin qui la questione relativa al contenuto e alle finalità. L’altra problematica riguarda, sempre a detta di Decolle, la mancata visione del progetto da parte dello stesso assessore, che ha sostenuto che «a differenza di quanto dichiarato dal patron della Flash, ora come ora, non ci è stato presentato nessun piano economico, nessun piano della sicurezza o comunque alcun progetto di fattibilità da poter prendere o meno in considerazione».
La risposta di Rovinelli non si fa attendere: «Si tratta di un progetto chiavi in mano che ho consegnato a Vascotto e quindi alle compagnie, con l’obiettivo di creare qualcosa di utile per la cittadinanza, che avrebbe coinvolto diverse realtà, senza incidere sulle casse del Comune. È chiaro che sono le compagnie a dover presentare il tutto in maniera ufficiale, così come è chiaro che questa idea senza la loro volontà non parte».—
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