Le commissioni, un nodo irrisolto da 4800 euro alla settimana

Il ricorso eccessivo a questo strumento è la ragione per cui da anni si riflette su come cambiare metodo e pesare di meno sul bilancio
Lasorte Trieste 25/10/17 - Consiglio Comunale, Audizioni Sovrintendente del Verdi Stefano Pace e Assessore Gianni Torrenti
Lasorte Trieste 25/10/17 - Consiglio Comunale, Audizioni Sovrintendente del Verdi Stefano Pace e Assessore Gianni Torrenti

TRIESTE Quali sono stati i costi del Consiglio finora, e per quale ragione le forze politiche si confrontano da anni sulla possibilità di intervenire sul sistema delle indennità? C’è una cifra che, da sola, basta a chiarire i termini della questione: nei primi mesi di questo anno si tenevano in media quattro commissioni a settimana. Se si considera che ogni commissione costa in media 1200 euro, il Comune ha speso circa 4 mila 800 euro ogni sette giorni.

In realtà si tratta di una stima al ribasso, poiché in questa consiliatura è molto in voga la convocazione di commissioni congiunte: approfittando della possibilità di “spalmare” un argomento su più competenze, i presidenti spesso uniscono le forze in delle commissioni maggiorate composte da un numero maggiore di membri (quelle “semplici” ne hanno una ventina). Ovviamente sono più costose. Non essendo però una prassi fissa, non è possibile tenerne conto nel computo della media.

Da quando la presidenza del Consiglio comunale è in mano al dipiazzista Marco Gabrielli, la convocazione delle commissioni è stata oggetto di un serrato tiro alla fune con i singoli presidenti. Alcuni si sono rivelati più parchi nelle chiamate, mentre altri hanno fatto motivo di vanto delle loro numerose convocazioni. Il capogruppo della Lega Antonio Lippolis, ad esempio, ha riunito con grande frequenza la prima commissione da lui presieduta.

Commenta il consigliere di Fratelli d’Italia Salvatore Porro: «In effetti il presidente Gabrielli è molto reticente a dare il suo assenso. Se arriva l’indennità fissa questo problema non ci sarà più».

Che questo comporti un effettivo sgravio per le casse del Comune, però, è tutto da dimostrare: se al momento l’indennità media di un consigliere comunale, alimentata a gettoni, ammonta a 930 euro lordi, quella fissa alzerà l’asticella a mille euro.

Molti consiglieri sottolineano però il carattere equo dell’emolumento fisso: oggi, infatti, i consiglieri dei gruppi “monocellulari” (come quelli del Misto-Forza Nuova, Sel, Socialisti-Verdi o Insieme per Trieste) riescono a raggranellare cifre ben superiori, frequentando moltissime commissioni. Non serve avere il dono della preveggenza per capire che la misura sarà oggetto di un’accesa discussione nell’aula di palazzo Cheba. —


 

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