Le chiavi di Miramare ad una medievalista in arrivo da Israele

Franceschini affida il ruolo di direttore di parco e castello alla storica dell’arte ed esperta di codici Andreina Contessa
Di Gianpaolo Sarti

Il ministro Dario Franceschini incorona Andreina Contessa. Sarà lei a guidare Miramare. Il governo ha chiuso la partita dei direttori ieri, con dieci nomine per altrettante strutture pubbliche di interesse nazionale: oltre a Trieste compaiono il Complesso monumentale della Pilotta di Parma, i musei della Civiltà all'Eur, l'Etrusco di Villa Giulia, il Museo Nazionale Romano, Villa Adriana e Villa d'Este e i parchi dell'Appia Antica, dei Campi Flegrei, di Ercolano e di Ostia Antica. «Sono riconosciute eccellenze italiane», il commento di Franceschini. Due dei dieci super-manager, come hanno fatto notare dal ministero, rientrano in Italia dopo un'esperienza professionale all'estero. È proprio il caso di Andreina Contessa, scelta per il “Museo Storico e il Parco del castello di Miramare di Trieste”: la nuova direttrice, originaria di Brescia, arriva dal Nahon Museum of Italian Jewish Art di Gerusalemme.

Storica dell’arte e medievalista, specialista di arte ebraica, si è occupata principalmente di iconografia biblica, esegesi e illustrazione nei manoscritti miniati medievali, codici latini e codici ebraici. Dopo la laurea in Storia dell’arte medievale all’Università di Parma, ha conseguito un dottorato all’Università ebraica di Gerusalemme. Qui, così recita il curriculum, ha insegnato per molti anni al Dipartimento di storia dell’arte. Ha collaborato con diverse istituzioni accademiche in Israele e in Europa. Dal 2009 è la conservatrice del Museo di arte ebraica italiana “Umberto Nahon” di Gerusalemme. Ha pubblicato numerosi articoli su riviste italiane e internazionali.

Il parco triestino, insieme alle altre realtà fresche di direttore, è uno dei dieci musei dotati di autonomia, individuati a inizio anno dal ministero Franceschini. È stato Corrado Azzollini, già alla Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia, a reggere l’interim di Miramare in questi mesi.

Il nome di Contessa è spuntato dopo almeno due fasi di selezione, tra cui un colloquio con una commissione tecnica ad hoc presieduta da Paolo Baratta e composta da Lorenzo Casini (ordinario di diritto amministrativo della Scuola Imt alti studi di Lucca), Keith Christiansen (storico dell'arte e curatore capo del Department of Eurepean Paintings del Metropolitan Museum of Art di New York), Claudia Ferrazzi (consigliere di amministrazione del Louvre-Lens) e Michel Gras (archeologo e direttore di ricerca del Centre national de la recherche scientifique di Parigi). «La commissione ha fatto un grande lavoro e ha offerto al direttore generale dei Musei del Mibact, Ugo Soragni, e a me la possibilità di scegliere in terne di assoluto valore», le parole del responsabile dei Beni culturali.

I nuovi direttori, fa notare il ministro, «sono italiani con elevata professionalità nella direzione del patrimonio culturale, con alcuni che tornano nel nostro Paese dopo importanti esperienze all'estero». È nelle mani di Contessa, ora, il non facile rilancio del parco e del castello. E non solo la Riserva marina: una delle prime decisioni che il neo-direttore dovrà affrontare riguarda l'introduzione del biglietto di ingresso al parco, di cui si parla ormai da tempi biblici.

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