Le case d’asta sgomitano per l’aeropittura C’è il “Volo di ricognizione” di Tullio Crali

la curiosità
Alex Pessotto
Investire su Tullio Crali. Il suggerimento proviene da Bozner Kunstauktionen, che, trattandosi di una casa d’aste, non è propriamente disinteressata all’argomento. Per domani, alle 17, ha infatti in programma la vendita di un dipinto del pittore futurista: “Volo di ricognizione”, un olio su tavola del 1934 di centimetri 60 per 80,3 accompagnato da un’autentica dello storico dell’arte Maurizio Scudiero. Il lavoro proviene da una collezione privata romana e ha una base di partenza di 25 mila euro. «Volo di ricognizione - si legge nel catalogo dell’asta - testimonia il recepimento dell’artista delle istruzioni presenti nel “Manifesto dell’aeropittura” del 1931 dove si parlava di un nuovo senso della visione dall’alto, in movimento, in picchiata e in cabrata».
La stima del quadro va dai 40 ai 60 mila euro. Non proprio noccioline, ovvio, specie di questi tempi, ma «per l’aeropittura e il secondo futurismo, a cui Crali appartiene, c’è un grande interesse, non solo a livello italiano - afferma il direttore della casa d’aste avente sede a Bronzolo (Bolzano), Stefano Consolati -. Non a caso, ho già ricevuto richieste da potenziali acquirenti, interessati a saperne di più sul dipinto. Peraltro, già in passato ho avuto lavori di Crali, che hanno raggiunto ottimi risultati. Sono pertanto convinto che è un artista con quotazioni destinate a crescere di molto. Determinante, a questo proposito, è stata la grande esposizione di qualche tempo fa al Guggenheim Museum di New York “Italian Futurism 1909-1944: Reconstructing the Universe”, che, in copertina del catalogo, aveva proprio un dipinto di Crali: “Prima che s’apra il paracadute” di proprietà del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine».
Andando più nel dettaglio, “Volo al tramonto”, olio su tela del 1930, è stato battuto all’asta a maggio 2019, a un collezionista italiano, per 48800 euro (comprensivi dei diritti d’asta del 22%) partendo da 28 mila euro, mentre “Volo radente”, sempre un olio su tela, ma del 1929, è stato venduto a un collezionista statunitense nel novembre 2017 a 62 mila euro (sempre comprensivi dei diritti) partendo da 15 mila euro. Quella di domani è la prima sessione dell’asta numero 37 di Bozner Kunstauktionen; il suo titolo è “Arte moderna & Fotografia & Design”. Oltre al lavoro di Crali, verranno battute altre opere, tra cui numerosi disegni di Fortunato Depero e di Roberto Iras Baldessari, senza dimenticare un olio su cartone di Julius Evola (stimato 15-30 mila euro) con molta probabilità appartenuto alla collezione del ministro Giovanni Gentile. E chissà che “Volo di ricognizione” non possa fare gola anche a qualche ente regionale.
Nato a Igalo (Dalmazia), nel 1910 e morto a Milano nel 2000, Crali visse a lungo a Gorizia; dal ’22 al ’46, quando si trasferì a Torino. Sono ancora in molti a ricordarne la mostra organizzata l’anno scorso dal Comune di Monfalcone in collaborazione con il Consorzio culturale del Monfalconese e l’associazione Luce nella Storia. Curata da Marino De Grassi, venne ospitata dalla locale Galleria d’Arte contemporanea. Peraltro, il pittore era già stato al centro di più iniziative a Gorizia nel 2009, unico caso in cui Provincia, Comune e Fondazione Carigo lavorarono assieme per tre grandi esposizioni: ai Musei Provinciali, in Castello e proprio alla Fondazione Carigo. Sempre dando un’occhiata alle aste, i lavori di Crali, tuttavia, sono stati più volte presenti anche da Stadion, a Trieste. Dal 2007 ad oggi, in particolare, sono stati venduti 16 opere del pittore. Tra queste, “Fiori di guerra”, del ’44, nel dicembre 2016 è stato venduto a 3.400 euro, mentre “Impennata”, del 1973, nel giugno 2018 ha raggiunto quota 12 mila euro, partendo dalla stessa cifra. Afferma sul punto il direttore della Stadion, Furio Princivalli: «Parliamo di un artista estremamente ricercato, soprattutto per quanto riguarda l’aeropittura d’epoca. Il mio auspicio, quindi, è di poterlo nuovamente avere in asta quanto prima». Da Stadion, comunque, gli appassionati domani, alle 17, possono trovare un altro popolare artista legato a Gorizia: Anton Zoran Mušic con dei “Cavallini” del ’51, base d’asta 22 mila euro. Di Mušic, inoltre, possono venir acquistate anche due grafiche a prezzi ovviamente molto minori. Sempre domani, sempre da Stadion. —
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