Le baby Roxy e Sonia star al Circo Orfei FOTO e VIDEO

Monfalcone, ecco le tigrotte di appena dieci giorni. Animalisti contrari agli animali nelle gabbie, ma per Enpa e Azienda sanitaria è tutto in regola
Bonaventura Monfalcone-16.07.2015 tigrotta neonata e tigri-circo orfei-monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-16.07.2015 tigrotta neonata e tigri-circo orfei-monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE Dopo due settimane a Lignano, il Circo Rolando Orfei è approdato mercoledì a Monfalcone, nell’area dell’ex discoteca Hippodrome, con la sua ventina di artisti e i suoi 51 animali tra i quali ci sono un elefante, cinque tigri del Bengala, una giraffa, delle zebre, dei lama, alcuni cavalli, dei pony delle Shetland, tre dromedari, uno gnu, alcuni bisonti. Con l’arrivo della carovana Orfei in città, dove si fermerà fino al 26 luglio offrendo due spettacoli al giorno (alle 19 e alle 21.30), sono scattate però subito delle segnalazioni da parte di alcuni cittadini contrari all’utilizzo degli animali nei circhi. «Abbiamo già avuto i controlli dell’Azienda sanitaria, del Corpo forestale e dell’Enpa e tutto è risultato in regola», dice Iller Coda Prin, a nome della famiglia del Circo Rolando Orfei. «Le proteste e le segnalazioni ci sono sempre - aggiunge -, ma fino a quando la gente verrà a vederci e riusciremo a sostenerci, continueremo a lavorare. Quando non verrà più nessuno ai nostri spettacoli, allora ci toccherà fare altro».

La tigrotta ha appena 10 giorni. Ma come strilla...

Che gli animali stiano bene, secondo il domatore di tigri Markus, un austriaco-svizzero con alle spalle una tradizione di generazioni, lo confermano le due cucciole di tigre nate il 5 luglio a Lignano da una delle femmine. Roxy, come la sorella Sonia, ha già le dimensioni di un gatto, ma il carattere di una tigre. Per difenderle dal caldo intenso di questi giorni le cucciole vengono sistemate anche nel camper dell’artista. «Le tigri lavorano fino a quando sono giovani o in forze - spiega -, poi trovano ospitalità in parchi o aree dove possono trascorrere gli ultimi anni di vita in tranquillità. In natura non superano i 12 anni, mentre qui possono arrivare ai 20. Ne ho avuta una che ha raggiunto i 22 anni». In cattività, però, ed è quello che obiettano gli animalisti. «Anche un cane in appartamento, però, è in cattività», ribatte Coda Prin, che invita a venire a vedere gli animali. «Sono importanti per il nostro lavoro - sottolinea -, ed è quindi logico che li trattiamo il meglio possibile. Creiamo recinti adeguati, ombreggiati. Cibo e acqua non mancano». Come sa l’elefante che, mentre veniva bagnato, ieri si è mangiato cinque ananas nel giro di qualche minuto. «A costare di più, comunque, sono le assicurazioni», osserva Coda Prin.

Assieme agli animali si esibiscono una ventina di artisti. Sono italiani e ungheresi, spagnoli e romeni. Con alcuni ci sono le famiglie e quindi diversi bambini. «A Lignano è andata bene - dice Coda Prin, che si esibisce con i cavalli nello spettacolo -. In Italia ci sono più di cento circhi che stanno in piedi, che riescono a sostenersi. Fino a quando riusciremo, continueremo a portare in giro la nostra arte». Anche se l’appeal sulle nuove generazioni non è quello di una volta, come rileva Markus. «Tutti troppo sui telefonini, mentre una volta correvano per vedere gli animali», dice. Anche se nella mattinata di ieri diversi genitori, nonostante il gran caldo, hanno portato i propri figli ad ammirare tigri e zebre.

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