Le arti marziali ottima forma di psicoterapia
Nella società contemporanea lo sport svolge un ruolo importante sia in ambito sociale che terapeutico. Ma quali sono gli sport migliori dal punto di vista terapeutico?
Per combattere la depressione vengono consigliati gli sport di squadra come la pallavolo e la pallacanestro, ma soprattutto le arti marziali.
Nelle scuole del Giappone, durante le ore scolastiche settimanali di educazione fisica, ai ragazzi viene insegnato lo judo, che oltre a migliorare la flessibilità del corpo e la prontezza di riflessi, aiuta a prevenire e a curare la scoliosi, di cui molti giapponesi sono affetti.
Ci sono stati deboli tentativi di inserire le arti marziali anche nelle scuole italiane di città importanti come Roma, Milano e Napoli, ma non sono stati ottenuti grandi risultati.
Un altra arte marziale che viene consigliata è la disciplina dell'aikido.
Lo stesso nome “aikido” ha un significato curativo: è infatti la disciplina che conduce all’unione e all’armonia con l'energia vitale e lo spirito dell’Universo.
In generale, tutte le arti marziali possono venire considerate come vere e proprie forme di psicoterapia. Praticando un'arte marziale si possono ottenere effetti in breve tempo, come un calo della tensione e dell'ansia, mentre a lungo andare si verifica una diminuzione degli stati di rabbia e di ostilità con un aumento dell'autostima e dell'autocontrollo.
Nella nostra città, l'aikido viene anche insegnato puramente a scopi terapeutici.
Ogni settimana, il sensei Claudio si reca allo stabilimento dell'ex Opp (Ospedale provinciale psichiatrico), per educare alla pratica di questa antica arte marziale. Le attività sono gratuite, e l'allenamento dura un ora e mezza per due volte alla settimana. Gente di tutte le fasce di età frequenta le sue lezioni. Qualche volta partecipano anche dei ragazzi disabili.
Gli esercizi e le tecniche sono semplici, non finalizzate alla lotta, ma proprio al vero significato dell'aikido. Vengono eseguiti i movimenti base come le cadute e i movimenti fondamenti di questa arte marziale, tutti basati sulla forma del cerchio, andando a riprendere la componente filosofica di questa disciplina.
«In breve tempo ho notato un cambiamento in me stessa - dice Pamela, una delle allieve - i muscoli sono più sciolti e la mia autostima e il mio modo di vedere le cose sono cambiati».
Anche Giorgio si ritiene d'accordo con la ragazza “pratico l'aikido da tantissimi anni, mi ha aiutato molto nella vita, non solo in caso di pericolo ma proprio come modo di vedere e reagire agli ostacoli”.
«Secondo me – sottolinea il maestro Claudio - esiste una relazione fra il mondo esterno e il mondo interiore, fra il fisico e la mente. Per raggiungere l'armonia deve esserci equilibrio fra queste due parti. Per arrivare alla nostra parte psichica e curarla, bisogna agire sul fisico: lavorando sulle giunture, rendendole più morbide si possono superare i nostri blocchi mentali. L'aikido è stato concepito per rendere l'uomo forte e sincero, due ottime virtù».
Per informazioni sull'Aikido praticato a Trieste: http://www.aikiseishin.it
Elisa Sulas
Classe 4.a C
Liceo G. Deledda
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