Le antiche ricette svelate dalle ospiti della casa-albergo

Che Monfalcone sia sempre stata città di cerniera tra mondi diversi lo confermano le ricette di chi ha ormai qualche anno sulle spalle.
Nelle cucine dei monfalconesi più anziani mare e terra, mitteleuropa e Venezia si incontravano senza sbaruffare. Mamme e nonne preparavano la jota e gli gnocchi con il goulasch, ma anche i sardoni in savòr e il baccalà, o le seppie in umido, diffusi dai veneziani lungo tutte le coste della Repubblica.
Di questa memoria culinaria, che è a tutti gli effetti storia e radici assieme di una comunità, dà ora conto il ricettario realizzato dalla Biblioteca comunale assieme alla Casa di riposo per anziani, dove sono stati pescati i ricordi sui “magnari de ’na volta”.
Gli ospiti della casa albergo di Monfalcone, coordinati dal servizio di animazione e dalle operatrici del centro diurno, hanno raccolto le ricette di un tempo, per ricordare il passato, quando cucinavano i nonni, i genitori e loro stessi. Si è trattato di un progetto nato dalla volontà di salvaguardare parte del patrimonio non scritto della cucina monfalconese, ricette semplici che un tempo non era necessario raccogliere in ricettari: bastava osservare, imitare, guardare attentamente, “robàr coi oci”, ma che oggi è bene trascrivere, affinché non vengano dimenticate. Anche perché ogni pietanza aveva un suo tempo nell'anno e un suo significato.
Come i bussolai, i semplici biscotti a forma di ciambella che “i vigniva fatti massime per la Cresima, ma i andava ben par tute le feste”. I bussolai venivano appesi attorno al collo del cresimato, spiegando bene il detto popolare “chi ga santoli ga buzolai”.
Anche i dolci parlano di una zona passata da Venezia all’Austria e in cui le influenze del mondo slavo si fanno sentire: ci sono lo strudel e la pinza, i parpagnachi e le fritole ne “Il ricettario della memoria popolare” disponibile gratuitamente nella Biblioteca comunale di via Ceriani.
Il libretto però raccoglie non solo le “antiche” ricette monfalconesi dettate dagli anziani, ma anche i nuovi piatti espressione delle tendenze gastronomiche proposte dai lettori della biblioteca di una città in cui la composizione sociale si è fatta sempre più variegata e stratificata.
La Biblioteca ha fra l’altro lanciato l’iniziativa “Le ricette dei lettori”, invitando i frequentatori a lasciare le proprie ricette preferite in una scatola azzurra vicino al bancone della reception, dove sono a disposizione di altri lettori (alle fotocopie eventuali pensa la Biblioteca).
Realizzato il ricettario dedicato alla memoria, un’iniziativa che dà seguito alla collaborazione nata tra servizio culturale e Servizi sociali comunali con le Passeggiate d’argento, il cui obiettivo era quello di mettere in moto gli anziani, ma anche di raccoglierne i ricordi legati alle diverse parti di Monfalcone, la Biblioteca spera di riuscire a realizzare anche una raccolta di ricette tipiche delle comunità straniere presenti a Monfalcone.
Tutte le manifestazioni del mondo della gastronomia trovano inoltre spazio nella ricca sezione dedicata alla cucina della Biblioteca comunale.
Laura Blasich
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