Le acrobazie delle Frecce sponsorizzate da Fastweb

Per la prima volta nella storia la pattuglia acrobatica apre ai finanziamenti privati I piloti scelti come testimonial negli spot pubblicitari del gruppo di telecomunicazioni

TRIESTE. In tempi di crisi anche l'orgoglio nazionale va sponsorizzato. L’ora fatale del finanziamento privato è scattata ieri per le Frecce tricolori, che nel prossimo mese compariranno in una serie spot pubblicitari in qualità di testimonial di Fastweb. L'operatore delle telecomunicazioni sarà il primo sponsor privato nella storia della pattuglia acrobatica.

La campagna è stata realizzata nella base di Rivolto, sede del 313.o Gruppo addestramento acrobatico, il reparto dell’Aeronautica militare di cui fanno parte le Frecce tricolori: per le attività in volo è stato utilizzato materiale video di repertorio proveniente dagli archivi delle forze aeree, mentre per le attività a terra le immagini sono state girate nella base aerea in provincia di Udine. Nello spot si vedono i piloti della pattuglia sulla pista di Rivolto assieme alle loro famiglie, mentre gli aerei sfrecciano nel cielo. Il ricorso alle immagini d'archivio è un’altra necessità dettata dalla crisi: risale all'ultima festa della Repubblica la scelta del Presidente Giorgio Napolitano di non far volare la squadriglia nel nome della sobrietà. Sulla stessa linea l'utilizzo di “vecchi” filmati da parte di Fastweb, che eviterà così di far decollare più del necessario i costosi destrieri delle Frecce.

Luca Pacitto, capo dell'ufficio comunicazioni dell'operatore della comunicazioni, spiega in questi termini la neonata collaborazione: «Cercavamo chi potesse esprimere i valori di Fastweb. Non volevamo un altro testimonial, ma l’identificazione e la rappresentazione di un’idea, l’idea di velocità - dichiara non senza una certa enfasi -. E l’abbiamo trovata nelle Frecce tricolori, che non solo ben rappresentano il sogno, la passione, la velocità e l’affidabilità, ma sono anche un punto di riferimento per gli italiani, nel nostro Paese e all’estero». Dal canto suo l'aeronautica rivendica il ruolo simbolico della pattuglia. «Le Frecce Tricolori, grazie ad un intenso e continuo addestramento, costituiscono un insieme armonico nel quale tutte le componenti si muovono ed interagiscono all’unisono per eseguire il programma di volo alla perfezione e in piena sicurezza - afferma il generale di brigata aerea Claudio Salerno, capo dell’Ufficio generale per la comunicazione dell’aeronautica militare -. In tal senso, esse rappresentano le capacità e l’impegno di tutto il personale e i reparti dell’aeronautica militare, un’unica squadra che si addestra e opera ogni giorno per garantire la sicurezza dei cittadini italiani». Un baluardo che deve ricorrere all'autofinanziamento e che per la prima volta ha deciso di utilizzare lo strumento della cessione del proprio marchio. Il generale Salerno precisa che i fondi raccolti verranno destinati alle Forze armate, che a sua volta li impiegherà in vari progetti, come il restauro di edifici storici. Non si tratta però della prima collaborazione tra Fastweb e la pattuglia: nel 2010, in occasione del cinquantennale delle Frecce tricolori, la compagnia aveva offerto la copertura di rete alla manifestazione che si era svolta alla base di Rivolto.

Fastweb spiega in un comunicato i leitmotiv della campagna pubblicitaria: «Il volo come velocità, tratto identitario fondante dell’Internet di Fastweb, prima a realizzare una rete in fibra ottica in Italia che sta oggi raggiungendo il 20% della popolazione, contribuendo a far cogliere all’Italia gli obiettivi di copertura di banda ultralarga dell’agenda digitale europea e restituendo al Paese quella competitività che solo infrastrutture digitali adeguate possono garantire. Volo anche come fibra, intesa qui come coraggio, determinazione, resistenza e capacità dei piloti delle Frecce tricolori, ma anche dell’Italia e di tutte le sue persone». Gli spot, di durata 30” e 15”, andranno in onda sulle reti nazionali, sulle reti satellitari e del digitale terrestre.

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