L’Azienda sanitaria: salute minata dalla Ferriera
di Silvio Maranzana
Alla base dell’ordinanza del sindaco Roberto Cosolini che impone alla Ferriera di porre in atto entro quindici giorni tutti i correttivi necessari, compresa la riduzione della produzione, per far rientrare le emissioni entro i limiti imposti dalla legge regionale entro il 31 dicembre, c’è la relazione redatta il 21 settembre dal direttore generale dell’Azienda sanitaria Fabio Samani. In essa in particolare si rileva che «per quanto riguarda gli effetti dei soli Idrocarburi policiclici aromatici (il benzopirene è il principale, ndr.), relativamente alla sola frazione assorbita e non alla frazione volatile degli stessi, questa azienda valuta nell’ordine di un caso incidente di neoplasia in più ogni 13 anni qualora la popolazione esposta ammontasse a 10mila persone per gli abitanti residenti nell’area di Servola. Tale stima è assolutamente riduttiva - aggiunge l’Ass - in quanto riguarda soltanto l’incidenza di neoplasie, si riferisce solo agli Ipa e alla frazione assorbita dagli stessi e non agli altri aeroinquinanti provenienti dallo stabilimento, non rappresentando compiutamente pertanto i potenziali effetti sulla salute derivanti dallo stabilimento».
La stessa relazione poi fa anche riferimento alla percezione soggettiva dell’inquinamento, alla constatazione di un costante imbrattamento, alla percezione di odori e rumori oltre alla vista dei fumi provenienti dallo stabilimento, «fattori che comportano una situazione di stress per i cittadini che determina di fatto un’alterazione del loro stato di salute».
L’Azienda sanitaria fa riferimento alle rilevazioni dell’Arpa con le centraline di via San Lorenzo in Selva e di via Pitacco dove la media dei valori delle emissioni di benzopirene nel periodo gennaio-luglio 2012 è stata rispettivamente di 4,7 e di 1,8 nanogrammi per metrocubo, che non permetteranno che la media annuale possa essere inferiore a un ng/mc come prevede la legge regionale. Il sindaco nell’ordinanza fa riferimento anche a una relazione della stessa Arpa del 26 settembre nella quale l’agenzia regionale «ha stimato utilizzando all’uopo un modello matematico applicato ai dati del periodo di mediazione previsto dalla legge l’area di superamento del limite per il benzopirene dovuto alle emissioni dello stabilimento di Servola, calcolando in quasi un migliaio gli abitanti esposti».
Cosolini di conseguenza intima alla Lucchini e alla Servola spa di «porre in essere tutti gli interventi necessari e sufficienti, compresi quelli di limitazione della produzione, a garantire che entro il 31 dicembre 2012 le emissioni siano minimizzate in modo da garantire, rapportate al periodo di mediazione previsto dalla legge, il rispetto del valore limite per le immissioni in abitato e comunque determinino che l’area di superamento del limite di legge per il benzopirene si riduca fino a non comprendere edifici a uso di abitazione, comprovandolo a questo fine con l’applicazione di un validato modello matematico».
Nella medesima ordinanza però il sindaco si riserva anche «l’adozione di ulteriori provvedimenti di propria competenza, in particolare a seguito dell’acquisizione dei dati relativi ai valori di benzopirene per i mesi di agosto, settembre e di quelli successivi». Informa anche che «avverso il presente provvedimento può essere esperito ricorso al Tribunale amministrativo regionale entro sessanta giorni a deccorrere dalla data di notificazione del presente atto, oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni».
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