L’avvocato Kostoris querela il collega Turco

Dopo l’esposto all’Ordine, anche l’azione legale per violazione della legge sulla discriminazione razziale
sterle trieste avvocato alberto kostoris
sterle trieste avvocato alberto kostoris

Prima l’esposto all’Ordine e ora la querela nei confronti del collega.

Ha preso - inevitabilmente - una piega giudiziaria l’episodio avvenuto durante l’udienza del processo per istigazione all’odio razziale nei confronti del capogruppo della Lega Nord in Provincia Paolo Polidori in cui l’avvocato Giuseppe Turco di Udine, difensore dell’esponente del Carroccio, ha definito l’avvocato Alberto Kostoris, legale della comunità ebraica, l’«ebreo querelante». Kostoris ha infatti presentato una denuncia appunto nei contronti del collega udinese ritenendo che abbia violato in quella circostanza - anche lui - proprio la legge sulla discriminazione razziale. Nell’atto nei confronti del collega, Kostoris (che nei giorni scorsi ha presentato anche un esposto all’Ordine) ricorda sinteticamente i fatti accaduti ritenendo che «il comportamento adottato nella circostanza dall’avvocato Turco sia stato gravemente lesivo della sua persona così come della dignità dell’intera classe forense».

Ora insomma tanto Polidori, quanto il suo avvocato, seppur in procedimenti diversi, sono accusati dello stesso reato.

«L'ebreo non ha firmato la querela». «L’ebreo dice nella querela che è orgoglioso di essere ebreo». Frasi come queste erano appunto state pronunciate il 27 novembre con tono ironico e dispregiativo nell’aula del tribunale davanti al giudice Giorgio Nicoli dall’avvocato Giuseppe Turco, difensore di Paolo Polidori accusato a sua volta di istigazione all’odio razziale. Il nome di Polidori era finito nella primavera dello scorso anno in un esposto firmato dall'avvocato Alberto Kostoris. La vicenda originaria si era innescata da un'affermazione pubblica di Polidori. Il 15 aprile del 2012 l’esponente del Carroccio durante il congresso della Lega aveva affermato che «il presidente del Consiglio Mario Monti e il governo in carica sono espressioni del potere giudaico-massone».

Intanto l’udienza peliminare davanti al giudice Laura Barresi relativa a Polidori è stata fissata per il prossimo 31 gennaio. A inviare gli atti al pm Antonio Miggiani era stato il giudice Giorgio Nicoli che appunto lo scorso 27 novembre ha disposto che la vicenda Polidori prima di passare al vaglio del collegio giudicante in composizione collegiale, sia definita da un gip. (c.b.)

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