Lavori “infiniti” tra Trieste e Monfalcone: dieci treni eliminati al giorno

Continuano a farsi sentire gli strascichi del deragliamento avvenuto ad Aurisina a fine giugno. Una quarantina le corse sostitutive con i bus

TRIESTE. Dieci treni cancellati al giorno e una quarantina di collegamenti tra Trieste e Monfalcone sostituiti dai bus navetta. Sebbene contenuti dall’emergenza Covid (i treni sono ancora poco usati in questo periodo) i disagi ferroviari lungo la linea Trieste-Venezia continuano.

Il tratto tra Bivio d’Aurisina e la stazione centrale del capoluogo, interessato dal deragliamento delle scorse settimane, da mercoledì 8 luglio è nuovamente oggetto di interventi. Lo sarà fino a venerdì 21 agosto. La circolazione è interrotta sul binario in direzione di Trieste: i convogli viaggiano in senso alternato sull’unico binario disponibile, cioè quello “lato mare” in direzione Udine-Venezia.

In questi giorni Rfi (Rete ferroviaria italiana) sta completando i lavori di consolidamento del costone roccioso nei pressi di Bivio d’Aurisina. Durane i sopralluoghi i tecnici avevano individuato altri punti potenzialmente critici rispetto a quello in cui si era verificato lo smottamento di pietre che aveva provocato l’incidente ferroviario. Il passaggio sul “lato monte”, quello in direzione di Trieste Centrale, è dunque inaccessibile.

L’intervento era stato annunciato con un comunicato dalla stessa Rfi: «Il programma dei treni potrebbe subire cambiamenti e saranno possibili modifiche d’orario e sostituzioni con bus», si leggeva nella nota. «Si consiglia di verificare, prima della partenza, le variazioni relative al proprio viaggio sui canali web del Gruppo Fs Italiane, negli uffici informazioni, assistenza clienti e biglietterie. Trenitalia attiverà il servizio di customer care nelle stazioni di Monfalcone e Cervignano, e potenzierà quello di Trieste Centrale».

Tradotto, come detto, si tratta complessivamente di una decina di treni soppressi ogni giorno e di una quarantina di convogli sostituiti con i bus. Il treno (il regionale 20989 Etr 563 proveniente da Udine) era deragliato nel tardo pomeriggio del 22 giugno, con 22 passeggeri a bordo rimasti illesi. Un incidente dovuto alla presenza di un cumulo di sassi sulla ferrovia. I detriti si erano staccati dal costone roccioso laterale. Le prime due ruote della carrozza di testa erano uscite dai binari finendo sulla massicciata, verso il binario parallelo. Uno “sviamento”, questo il termine tecnico, che aveva comportato seri danni alla vettura. La circolazione era stata subito fermata. 

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