Lavori in vista all’Ostello della gioventù

Si punta a partire a fine stagione: prevista la creazione di stanze a due letti al posto dei “cameroni”
Silvano Trieste 11/07/2013 Ostello Tergeste
Silvano Trieste 11/07/2013 Ostello Tergeste

Il castello di Miramare lo incornicia da una parte, Barcola dall'altra. Di fronte il mare, con la città sullo sfondo. Non è soltanto situato in una posizione prestigiosa, ma è anche l'unico ostello che ci sia a Trieste. Eppure le sue condizioni non sono le migliori, tanto da necessitare una ristrutturazione da 160mila euro. Sia per effetto della salsedine e delle infiltrazioni, che hanno scrostato le facciate di quella che un tempo era una villa privata e che dagli anni Sessanta offre la sua ospitalità ai giovani viaggiatori. Ma soprattutto per effetto delle abitudini dei turisti, oggi cambiate rispetto al passato: non ci si accontenta più della vacanza nel camerone, per quanto low cost. Sta di fatto che all’Ostello della gioventù «i lavori devono partire forza di cose quest'inverno, appena la stagione finisce», annuncia Elio Tafaro, presidente regionale e membro nazionale dell'Associazione italiana per gli alberghi della gioventù (Aig), l'ente che gestisce la struttura triestina.

È stato lui stesso di recente a recarsi a Roma per discutere nella sede nazionale dell'Aig il progetto di restyling, per buona parte (136mila euro) finanziato dalla Regione, anche se quest'ultima li restituirà all'associazione nell'arco di 20 anni. Prima di ottenere il nulla osta, il progetto andrà sottoposto alla Valutazione di impatto ambientale e dovrà passare al vaglio dell'amministrazione comunale, dell'Azienda sanitaria e della Soprintendenza, giacché la struttura recettiva è sottoposta ai vincoli paesaggistici. Un iter che non spaventa affatto Tafaro, impegnato piuttosto a convertire la struttura alle esigenze attuali dei turisti.

«Non è più come un tempo, quando i visitatori si adattavano ai grandi cameroni. Oggi - racconta Tafaro - tutti prediligono le piccole stanze per poter dormire con il proprio compagno di viaggio e non con degli sconosciuti. Per questo il progetto interessa l'intero vano superiore della struttura, dove le sei camere grandi con il bagno esterno verranno trasformate in stanze più piccole, supponiamo di due posti letto, ognuna dotata di servizi al loro interno».

Un passo in questa direzione era già stato fatta in passato, quando le stanze ai piani inferiori vennero ridotte a quattro posti per adattarsi alle famiglie. Uno sforzo che evidentemente non è bastato. E anche se un posto letto in ostello costa 18 euro, colazione compresa, la concorrenza è spietata. Lorella Tafaro, che gestisce direttamente la struttura di Miramare, sottolinea la «proliferazione dei bed&breakfast che in città si sono moltiplicati a costi vantaggiosi e a due passi dal centro». Ma per il presidente bisogna guardare anche altrove: alla concorrenza di Grado e Slovenia, «che offrono camere a prezzi stracciati».

Elena Placitelli

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