Lavori al via nella baia di Sistiana: "piazzale della Caravella mai più allagato"
DUINO AURISINA Sono iniziati a Sistiana i lavori per il rifacimento delle fognature e delle tubazioni per il drenaggio sottostanti il piazzale della Caravella, utilizzato nella bella stagione come parcheggio a disposizione dei bagnanti durante il giorno e dei frequentatori della discoteca di sera. Un’opera resasi necessaria dallo stato del piazzale.
«Oramai l’impianto sotterraneo per lo smaltimento sia delle acque piovane sia di quelle legate ai servizi risale all’immediato dopoguerra – spiega Sergio Fari, presidente della Servizio ricreativo Sistiana (SrS), la società concessionaria della zona e proprietaria delle strutture per la balneazione e per la ristorazione – e nel tempo, con il transito delle automobili, il terreno si è progressivamente compattato, al punto da non poter più assorbire l’acqua piovana. Ho perciò deciso – aggiunge Fari – di dedicare questo periodo, in cui si vive nell’incertezza dovuta all’emergenza pandemica, alla soluzione di un problema che ci stava attanagliando sempre di più. Ci sono state nel recente passato alcune giornate – precisa Fari – in cui il piazzale e le stradine sterrate o in ghiaia che lo attraversano si erano trasformate in autentiche pozzanghere. Con il cantiere che abbiamo aperto ci apprestiamo a realizzare un intervento che ci metterà al riparo, per il futuro, da questo tipo di problematiche».
L’investimento targato SrS per la sistemazione del piazzale è stimato in circa 50 mila euro, «ma siamo pronti ad aumentare tale cifra se sarà necessario – riprende l’imprenditore – perché sappiamo che in queste situazioni in corso d’opera si possono generare necessità aggiuntive. E noi siamo pronti ad affrontarle». Ma nel piazzale della Caravella non figurano in sosta soltanto i mezzi per lo scavo, ci sono anche casette prefabbricate che fanno parte di un ulteriore progetto al quale sta lavorando Fari.
«Ho in animo – dice il presidente della srS – di creare una sorta di foresteria per il nostro personale, in modo che, alla fine del turno di lavoro, non abbia la necessità di raggiungere le proprie abitazioni. Si tratta comunque di un esperimento. Vedremo se dare concretezza a quest’idea. Per l’intanto – chiude Fari – le ho fatte arrivare in baia a nostre spese, poi valuteremo se tenerle per farne appunto quest’uso o se rimandarle indietro». Il tutto è ovviamente in fieri a causa del Covid. La scorsa estate l’attività in baia funzionò a singhiozzo. Quest’anno gli operatori sperano in una stagione più tranquilla, nella quale poter programmare con sicurezza.—U.SA.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo