L’avanzata dei centri commerciali in Fvg
TRIESTE. I centri commerciali spopolano in Friuli Venezia Giulia. All’estremo Nordest la grande distribuzione occupa superfici doppie alla media italiana: supermercati, centri per il bricolage, grandi magazzini per vestiario, mobili e casalinghi coprono in regione 753 metri quadrati ogni mille abitanti, contro una media nazionale di 409. Il Fvg è secondo in Italia per concentrazione di centri commerciali dietro soltanto alla Valle d’Aosta, con una dinamica in costante espansione, cui corrisponde il declino dei piccoli esercizi.
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio trimestrale del terziario curato da Ires Fvg e Format Research, nel 2017 Udine occupa la vetta della graduatoria regionale, con 938 metri quadrati per mille abitanti: un valore che fa della provincia friulana la prima in Italia, seguita da Aosta e Gorizia (825), che si colloca dunque in terza posizione. Pordenone si attesta al dodicesimo posto nazionale (634), Trieste è ultima in regione e 47esima in Italia, con 428 metri quadrati. La situazione del capoluogo giuliano è dovuta, stando al report, «sia ai limiti materiali dettati dal territorio, sia all’elevato grado di invecchiamento della popolazione, con minore propensione ai consumi e agli spostamenti delle persone anziane, maggiormente legate ai piccoli negozi di prossimità».
Per il presidente di Confcommercio Fvg, Giovanni Da Pozzo, «la regione è da tempo satura sul fronte grande distribuzione e necessita di interventi della politica a favorire il rilancio di un commercio al dettaglio che mantiene la sua forte valenza sociale». L’assessore alle Attività produttive, Sergio Bini, promette impegno: «Ho grande sintonia con le associazioni di categoria. Continueremo la politica avviata da chi mi ha preceduto e garantiremo sostegno a piccole e medie imprese del commercio, come fatto in finanziaria con l’intervento di taglio dell’Irap e il credito d’imposta per chi fa ricerca e sviluppo». Bini dice di aver «incontrato anche la grande distribuzione: mi piacerebbe che i grandi venissero incontro ai piccoli con soluzioni da studiare assieme, perché la crisi impone di metterci tutti attorno a un tavolo». Per il segretario del Pd Fvg, Cristiano Shaurli, «il percorso avviato dal centrosinistra per la riqualificazione dei centri urbani, il riuso e l’efficientamento di edifici con l’obiettivo del consumo di suolo zero è la strada. Ma il centrodestra, nella destinazione delle risorse e nell’ipotizzato aumento delle volumetrie, pare indirizzato in un senso esattamente opposto».
A fine 2017 le superfici di vendita della grande distribuzione ammontano intanto a 915 mila metri quadrati: +6,2% sull’anno precedente, contro un incremento nazionale del 2,2%. Il che in regione si è tradotto in 29 nuovi esercizi della grande distribuzione. E se Udine cresce del 9,8%, Trieste presenta un dato invariato, mentre Gorizia e Pordenone segnano incrementi del 4,7% e dell’1,7%. Trend inversamente proporzionale a quello dei piccoli negozi: secondo la ricerca, nell’ultimo decennio «si osserva una diminuzione accentuata di piccoli esercizi specializzati nella frutta e verdura e nei prodotti a base di carne. Nel settore non alimentare le dinamiche negative hanno interessato computer e attrezzature per ufficio, ferramenta, articoli sportivi e giocattoli, penalizzati dalla concorrenza delle catene della grande distribuzione».
Tutt’altro clima si registra per i grandi magazzini. Tra 2007 e 2018, nonostante la crisi, le superfici di vendita in Fvg sono aumentate del 60% contro il 41% nazionale: numeri che in termini occupazionali hanno significato 3.500 nuove assunzioni in dieci anni, con una tendenza di aumento pressoché costante, dagli 8.700 del 2007 ai 12.200 dell’anno scorso. La tipologia che è cresciuta di più è quella delle grandi superfici specializzate (+104,6%): gli ambiti prevalenti sono quelli relativi agli articoli sportivi, alle attrezzature da campeggio e alla vendita di prodotti per il “fai da te”. Minimarket e supermercati sono invece le realtà dagli incrementi meno sostenuti: rispettivamente +23,7% e +36,1%). —
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