L’aut aut di Dipiazza sulla piscina terapeutica

A Petrucco: «Progetto in tempi stretti o nuovi interlocutori». La risposta: «L’operazione deve reggersi finanziariamente». Dopo quattro mesi nessuna carta ufficiale sull’ex quartiere Ford in Porto vecchio

Massimo Greco



TRIESTE. Roberto Dipiazza si è spazientito. Trascorso gennaio, trascorso febbraio, trascorso marzo, trascorso aprile: ma di progetti sulla piscina terapeutica in Porto vecchio, che non siano semplici rendering, nessuna traccia da parte della cordata annodata tra Terme Fvg, Icop, Myrtha pools.

La novità è che ieri all’ora di pranzo il sindaco, il quale finora aveva sempre giustificato rinvii e slittamenti motivati dalla complessità dell’operazione, ha chiamato caffè. «A Vittorio Petrucco (amministratore unico dell’Icop) ho dato l’aut aut. O mi porta in tempi stretti il progetto corredato dal piano finanziario o mi riterrò libero di battere altre strade e di cercare nuovi interlocutori». In verità, lo sbotto del primo cittadino non giunge del tutto inaspettato, perché la macchina comunale aveva già da un po’ evidenziato che carte ufficiali da parte del terzetto non se ne erano ancora viste.

Vittorio Petrucco, raggiunto al telefono, ha risposto con toni diplomatici, confermando l’interesse per l’operazione ma ribadendone le difficoltà. «Ho spiegato al sindaco che la cordata sta valutando la compatibilità finanziaria della realizzazione. Qui non si tratta solo di costruire ma di garantire la tenuta gestionale del polo natatorio», ha puntualizzato l’imprenditore friulano.

Con chi può parlare Dipiazza in alternativa alla “triade”? Da un punto di vista formale, le proposte superstiti - formulate in base alla manifestazione di interesse lanciata la scorsa estate dal Comune - sarebbero quelle della spagnola Supera e della cordata pilotata da Andrea Monticolo. La prima sembrava orientata a realizzare la “terapeutica” al Magazzino 30 (in pratica davanti al Bacino 0), la seconda aveva cozzato contro il “niet” degli uffici comunali riguardo la modalità tecnico-finanziaria del “leasing in costruendo” sostenuto da Mediocredito Trentino-Alto Adige.

Tornando alla cordata che pareva la più accreditata candidata a trasformare in piscina l’ex quartiere Ford alle spalle del centro congressi, Terme Fvg è controllata da Eutonia (Sanatorio triestino) e partecipata da Git (PromoTurismo Fvg), mentre Myrtha pools è un importante produttore di piscine. La loro idea, che vale dai 25 ai 27 milioni di euro (più Iva), segue la trama del bando comunale: soluzione terapeutica-ludica, sette vasche, aree beauty e relax, apertura a mare. —


 

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