L’austriaco Holler sulla ex sede Fs: «A Trieste la burocrazia lenta. Mestre è veloce»

TRIESTE «Il nostro nuovo albergo Lifestyle brand Hoxton a Vienna apre in aprile dopo due anni e mezzo di lavori. Perché così non funziona a Trieste? Perché Trieste è molto più difficile?».
Una mail firmata alcuni giorni fa da Ivan Holler, l’immobiliarista austro-ungherese all’opera per recuperare a uso alberghiero l’ex palazzo Fs in piazza Vittorio Veneto.
E ieri mattina, nella hall del Savoia (in attesa di giocare in casa ...), Holler ha, garbatamente ma fermamente, ribadito la sua preoccupazione: «Abbiamo terminato la parte esterna alla fine del 2022 e per l’intero 2023 non abbiamo battuto chiodo in attesa dei permessi comunali indispensabili per passare a realizzare gli interni. Al giorno d’oggi il denaro costa e restare fermi pesa ...».
«Non capisco Trieste, che non è una metropoli e dovrebbe essere più celere in questo tipo di procedure amministrative - osserva Holler - Pensi che a Mestre abbiamo costruito 4 alberghi con 800 stanze dal 2016 al 2019! A Vienna un hotel in centro è stato preparato in meno di tre anni. Perché Trieste è così lenta?».
Holler con la sua Pvv (oggi partecipata da altri tre soggetti Jelitzka, Winegg, il tycoon Tojner) acquistò il grande palazzo ex Fs nell’autunno 2020 al prezzo di 10 milioni di euro. Dice che martedì scorso si sono visti con dirigenti comunali per verificare se la documentazione era a posto onde proseguire il cantiere. Non fa riferimento a quali potrebbero essere i nodi su cui si sono impigliati i rapporti con il Municipio. «Con la Soprintendenza non ci sono problemi», rifinisce.
L’imprenditore conferma comunque i numeri progettuali altre volte esposti: hotel “4 stelle” dotato di 166 stanze, fitness, rilancio dell’ex cinema in chiave culturale, 75 appartamenti che andranno sul mercato a 5.000 euro al metro quadrato. Disponibili a rinnovare la piazza con una terrazza-bar-ristorante. Investimento da 75 milioni di euro.
«Se a febbraio-marzo il Comune ci darà le autorizzazioni - riprende Holler - in aprile faremo le gare per affidare le opere, così in estate dovremmo metterci in moto. Calcoliamo due anni di attività e potremmo inaugurare nell’estate 2026».
Ripete che a gestire l’hotel sarà il gruppo Accor, attraverso il marchio “25 hours”, che già conduce una struttura ricettiva in piazza San Paolino a Firenze.
A seguire il progetto per ridisegnare la vecchia sede delle Fs è l’architetto veneziano Luciano Parenti. Molte le idee per ridare sprint a una triste piazza dove la canalettae sembra un abbeveratoio da cavalli: Holler pensa a una piscina all’ultimo piano, a una galleria tra lo spazio di Vittorio Veneto e via Filzi, prende in considerazione la possibilità di dedicare parte del pianterreno a fori commerciali. Non vuole mettere mano alla piazza andando contro il progettista Boris Podrecca. Ma non ha dimenticato Porto vecchio, per il quale - sempre a cura di Parenti - ha fatto allestire un programma d’intervento di carattere recettivo-residenziale. E si muoverà in questa direzione nel quadro di una forte alleanza.
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