L’Austria verso la chiusura totale ma confini aperti senza quarantene

Il cancelliere Sebastian Kurz
Il cancelliere Sebastian Kurz

VIENNA L'epidemia da Covid-19 ha accelerato il galoppo in Austria, passando di record in record ai 9.586 nuovi casi positivi di ieri. In proporzione alla popolazione, sono quasi il doppio di quelli in Italia. Ma sono soprattutto i ricoveri negli ospedali e nei reparti di terapia intensiva che rendono la situazione drammatica. Per questo è dato ormai per certo un nuovo “harter Lockdown” (un lockdown “duro”), che dovrebbe scattare alla mezzanotte tra lunedì e martedì.

L'annuncio ufficiale sarà dato questo pomeriggio, in una conferenza stampa annunciata dal cancelliere Sebastian Kurz, ma si sa già a grandi linee che cosa verrà a dire. Da martedì entrerà in vigore in Austria un coprifuoco di 24 ore su 24, come in marzo, che limiterà quasi totalmente la mobilità della popolazione. Il governo aveva sperato fino all'ultimo di poter evitare misure così drastiche. Per questo da dieci giorni era in vigore un “kleiner Lockdown”, che vietava di uscire di casa dalle 20 alle 6 del mattino e disponeva la chiusura di ristoranti, hotel, teatri, cinema, musei, discoteche e altri luoghi di intrattenimento o sport. Non è bastato. Gli austriaci non avevano preso sul serio le misure imposte o, in alcuni casi, solo raccomandate. Per le festività dei Santi strade e piazze erano affollate come se nulla fosse. Essendo chiusi i ristoranti, molti carinziani si erano riversati a Tarvisio, scendendo fino a Udine. I risulti si vedono nei numeri elaborati dalla commissione di esperti che esaminano i parametri dell'epidemia, che giustificano i nuovi provvedimenti restrittivi. Il più importate – coprifuoco totale – avrà poche eccezioni: si potrà uscire per soccorsi di emergenza, per brevi passeggiate, per gli acquisti essenziali. Proprio poiché si potrà acquistare soltanto l'essenziale, i negozi rimarranno chiusi, fatta eccezione per farmacie, alimentari, drogherie, banche e tabaccai. I Verdi, a cui appartiene il ministro della Salute, Rudolf Anschober, avrebbero voluto far scattare i provvedimenti già oggi. Il sabato è il giorno in cui i negozi sono più affollati e il rischio contagio è maggiore. Ma è prevalso l'orientamento dell'altro partito della coalizione, l'Övp.

Per quanto riguarda le scuole, la discussione è ancora in corso. Attualmente quelle dell'obbligo (primarie e medie) sono ancora aperte, con gli alunni in classe. Idem per le materne. Alle superiori, invece, l'insegnamento avviene a distanza, via internet. Da martedì anche i più giovani dovrebbero rimanere a casa. Il cancelliere ne è più che convinto, ma non il ministro della Salute (Verdi), che trova l'appoggio del ministro dell'Istruzione, Heinz Fassmann (Övp), e della maggior parte dei governatori dei Länder. Il lockdown “duro” dovrebbe restare in vigore per tre settimane e concludersi così prima dell'8 dicembre, festa dell'Immacolata, ma soprattutto festa dello shopping. Naturalmente tutto dipenderà dall'evoluzione dei contagi e dei ricoveri. Ai valichi di frontiera non dovrebbe cambiare nulla. Rimarranno aperti, anche se è possibile, anzi probabile, che siano disposti posti di blocco occasionali, ma solo per controllo delle temperature, senza obbligo di test negativi o di quarantene. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo