L’aula salva in extremis le circoscrizioni di Trieste

Passa la delibera sulla riduzione di elettori e consiglieri a San Giovanni e Rozzol. Senza l’ok la Regione avrebbe sospeso il voto
Una seduta del consiglio comunale con sindaco e vicesindaca
Una seduta del consiglio comunale con sindaco e vicesindaca

TRIESTE Battaglia dura in Consiglio comunale sulle circoscrizioni che, per un po', hanno rischiato di fare la fine del dodo. Estinguersi. Ieri sera è approdata in aula una delibera il cui fine era adeguare il numero di consiglieri della sesta circoscrizione. Ciò perché l'area compresa dai confini circoscrizionali è scesa sotto i 30mila abitanti, riducendo il numero di consiglieri da 12 a 20. Il problema è che, se la delibera non fosse stata approvata entro venerdì prossimo, la Regione avrebbe sospeso le elezioni per tutte le circoscrizioni che, almeno per cinque anni, sarebbero state in pratica abolite.

La delibera è stata presentata dalla vicesindaco Fabiana Martini e, pur fra le polemiche, è stata approvata all'unanimità dal Consiglio, salvando così gli organi di rappresentanza. «Qualora non si procedesse all'adeguamento normativo - ha spiegato Martini -, la Regione ha spiegato che “non sarà possibile procedere alla convocazione dei comizi elettorali che deve aver luogo entro sabato 16 aprile”».

Il Comune ha tempo di fatto fino a venerdì per inviare alla Regione la delibera di adeguamento e la richiesta di convocazione dei comizi. «La mancata adozione comporterà l'impossibilità di convocare nel 2016 i comizi per tutte e sette le circoscrizioni di Trieste», ha detto Martini.

Le ire di molte parti del Consiglio si sono scatenate a causa della tempistica al cardiopalma. Lorenzo Giorgi del Pdl da giorni denunciava la cosa: «Hanno convocato in tutta fretta la capigruppo sabato mattina, pure in assenza del segretario generale, e ora ci troviamo a votare in tutta fretta una cosa di cui la maggioranza sapeva da mesi. O ve ne siete dimenticati o non si capisce perché facciamo 'sta corsa. Sarebbe bastato modificare di una via i confini della circoscrizione per mantenere il numero di abitanti».

Duro anche Marino Andolina (Fds): «Da medico sono preoccupato per il calo demografico improvviso. Robe che neanche Ebola. Ora, si può decidere che le circoscrizioni non servono, ma quella è una scelta politica. Farle saltare per distrazione è grave, una brutta pagina una giunta che pare un pugile suonato».

Manuel Zerjul (Pd) ha invitato tutti a votare la delibera: «Le circoscrizioni sono bistrattate da tutti ma sono uno strumento di democrazia partecipata, il primo ambito di crescita politica del cittadino. Mi auguro che anche i prossimi consigli comunali le valorizzino».

Il civico Michele Lobianco ha detto: «Non mi sento di affrontare nel merito il tema delle circoscrizioni, ma mi pare il caso di far notare che a pochi giorni dalle elezioni ci troviamo a votare una delibera necessaria al normale svolgimento delle stesse». Così Everest Bertoli (Fi): «Questa delibera è una presa per i fondelli. Una circoscrizione da 29mila e passa abitanti sarà rappresentata come una da 5-6mila».

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