L’attrice triestina Lara Komar madrina del Fvg Pride transfrontaliero
L’attrice, attualmente nel cast del “Paradiso delle Signore”, sarà la portabandiera della manifestazione in programma a Gorizia e Nova Gorica il 4 settembre. Oggi al via gli appuntamenti della Pride Week
GORIZIA Sarà l’attrice triestina Lara Komar la madrina della terza edizione del Fvg Pride, in programma il 4 settembre tra Gorizia e Nova Gorica. A svelare il nome, che segue quelli dell'ex calciatore dell'Udinese Felipe durante la cerimonia del 2017 e della cantante Elisa nel 2019, è stato il presidente della associazione di volontariato Fvg pride Odv, Nacho Quintana Vergara.
“Tempo fa sono stata contatta con fin troppa discrezione dai ragazzi del Fvg Pride e alla richiesta dell'organizzazione ho risposto istintivamente di sì e con un entusiasmo quasi ingiustificato, visto che non ho mai avuto modo di partecipare a un Pride. Però penso profondamente e convintamente che la relazione, l'unione, la condivisione siano l’unico futuro possibile”, spiega Lara Komar, attrice triestina della minoranza slovena, attualmente nel cast del “Paradiso delle Signore”, soap di successo di Rai Uno.
“Sono molto emozionata all'idea di partecipare a questa manifestazione: ci sono troppe persone ancora che vivono momenti difficili e sono discriminate e trovo perfetto che l'evento si svolga su un confine. In questo periodo storico è necessario dirci: “da che parte stiamo?”. Agire è accendere una luce su un mondo buio, nonostante la rabbia che provocano certe situazioni”, conclude la Komar.
“La figura del padrino o la madrina del Pride è una figura molto cara a noi. In ogni edizione cerchiamo una figura rinomata in diversi campi che supporti la nostra lotta per aiutarci a far arrivare il messaggio che non è necessario essere una persona LGBTQIA+ per supportare la nostra causa. Quest’anno, abbiamo il piacere di contare su Lara, che ha subito accettato la nostra richiesta. Lara, molto conosciuta in Slovenia e in Italia grazie al suo ruolo nella soap “Il Paradiso delle Signore”, appartiene alla minoranza slovena e per noi rappresenta alla perfezione lo spirito transfrontaliero e inclusivo di questa edizione. Siamo molto lieti di averla al nostro fianco”, ha dichiarato Nacho Quintana Vergara.
Intanto comincia oggi, 30 agosto, la Pride Week, la settimana che precede la parata del 4 settembre nelle strade di Gorizia. L’appuntamento di maggior rilievo sarà quello di venerdì sul Ddl Zan. Al Conference Centre di via Alviano il deputato Alessandro Zan e la senatrice Alessandra Maiorino discuteranno sui contenuti del disegno di legge, sul suo travagliato iter e sullo stato attuale e futuro di questa norma.
La settimana però si aprirà questo pomeriggio in modo più leggero con “L’Aperitiva di Fvg Pride”, il format di aggregazione per la comunità che ha percorso diversi punti della regione in questi mesi e che sbarcherà di nuovo a Gorizia al DiVin Mercato di corso Verdi dalle 18.30. Sabato, invece, dopo la presentazione dei dettagli del programma del Pride Day, dalle 18 appuntamento all’ex confine di via San Gabriele dove alla Carinarnica si terrà l’evento “I diritti delle persone trans in Slovenia e Italia”. L’appuntamento è organizza in collaborazione con Zavod TransAkcija e Go!2025. Erica Scarel, responsabile dello sportello trans e componente del direttivo Arcigay Arcobaleno Odv, e Linn Julian Koletnik, laureato in studi di genere, co-fondatore e dirigente dell’Istituto TransAkcija, parleranno della storia e del presente dell’attivismo per i diritti delle persone trans nei due paesi e dei risultati raggiunti fino ad oggi. Durante l’incontro verranno raccontate la quotidianità delle persone trans in Slovenia e in Italia e di come il riconoscimento e la tutela dei diritti o la loro assenza ne condizioni la vita.
Il calendario prosegue mercoledì a Udine con “Il linguaggio ampio nella comunicazione-Per un’informazione rispettosa delle persone Lgbtqia+ e delle minoranze”, corso di formazione organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia e l’Associazione Studentesca Universitaria Iris che si terrà nella sala Gusmani di Palazzo Antonini. Nel corso dell’incontro verrà approfondito il cosiddetto “linguaggio ampio”, ovvero un linguaggio non sessista, inclusivo e rispettoso delle differenze (principalmente relative all’identità sessuale) e la sua applicazione nella comunicazione.
Venerdì, infine, alle 20.30 al Conference Centre dell’Università degli Studi di Trieste si terrà l’ultimo evento prima del Pride Day: “Quando l’odio diventa reato: incontro sul Ddl Zan insieme ad Alessandro Zan e Alessandra Maiorino” nel quale verrà approfondita la proposta di legge Zan e le modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo