Latterie Friulane, riparte il centro di raccolta

Decisivo l’accordo con l’associazione regionale degli allevatori che controllerà le aflatossine
Un camion di Latterie Friulane
Un camion di Latterie Friulane

UDINE. Le Latterie friulane ripartono dai controlli del latte e la Regione revoca la sospensione dell’attività del centro di raccolta.

A convincere il direttore centrale della Salute, Adriano Marcolongo, a firmare il decreto è stata la sottoscrizione della convenzione con l’Associazione allevatori del Friuli Venezia Giulia, attraverso la quale l’azienda di Campoformido ha esternalizzato i controlli sulla presenza delle aflatossine nel latte.

Resta ancora bloccata invece l’attività di manipolazione del prodotto.

Questo è il primo punto segnato sabato sera dal legale, Gianni Ortis, incaricato dalle Latterie friulane di seguire gli aspetti amministrativi della bufera scoppiata sul Consorzio cooperative friulane per le partite di latte contaminato da sostanze ritenute altamente tossiche come le aflatossine.

Giovanni Ortis
Giovanni Ortis

Da qui le otto perquisizioni che sono state effettuate dai carabinieri del Nas, i 13 indagati e gli arresti domiciliari del responsabile dell’approvvigionamento, Rino Della Bianca, e la sospensione del riconoscimento Ce per la raccolta e la trasformazione del latte.

Una bufera che rischia di provocare ricadute pesanti anche sul progetto di fusione con Granarolo che, nelle ultime ore, ha preso tempo per chiarire tutti gli aspetti della vicenda.

Quella intrapresa dalla difesa è una sorta di corsa contro il tempo e l’esternalizzazione dei controlli sulle aflatossine è solo il primo passo per, spiega l’avvocato Ortis, «ottenere tutte le garanzie necessarie alla ripresa dell’attività».

Da sabato sera quindi a controllare, nel proprio laboratorio di Codroipo, i livelli delle aflatossine nel latte raccolto dalle Latterie friulane sono i tecnici dell’Associazione allevatori del Friuli Venezia Giulia.

I primi campionamenti sono risultati regolari. «L’azienda ha esternalizzato tutti i controlli a soggetti terzi, scientificamente testati, non perché prima i controlli non funzionassero, bensì per fornire garanzie di salute immediate ai consumatori, ai soci e ai produttori» insiste l’avvocato Ortis convinto che «solo l’assoluta trasparenza su questi dati può garantire la fiducia».

Alla firma della convenzione è seguito il sopralluogo del veterinario dell’Azienda per i servizi sanitari Medio Friuli. Quest’ultimo ha espresso parere favorevole alla revoca condizionandolo, però, al nuovo contratto con il laboratorio accreditato per le analisi in autocontrollo e alla ricerca di aflatossine M1 su tutto il latte di massa in entrata.

Anche alla luce di questo parere la Regione ha revocato la sospensione dell’attività del centro di raccolta.

A questo punto, l’azienda punta alla ripresa dell’attività: «Sarà il lavoro dei prossimi giorni - assicura il legale - partiremo da questo grosso problema per rimuovere ogni dubbio e riprendere l’attività di manipolazione del latte».

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