Latterie Carsiche arrivati 171 creditori: chiesti 9,4 milioni
VILLESSE. Ammonta a quasi 9,5 milioni di euro il valore attuale dello stato passivo in ordine alle Latterie Carsiche Spa per le quali il 24 luglio scorso è stato dichiarato fallimento. Società con sede legale – puramente formale – a Duino e attività industriale a Villesse, il complesso produttivo che all’epoca registrava 57 dipendenti.
Le domande dei creditori pervenute tempestivamente sono 171 e sono state esaminate all’udienza del 9 novembre, per crediti complessivi di 9.417.370 euro.
Si sommano ulteriori domande tardive già pervenute. Uno stato passivo importante al vaglio del nuovo giudice delegato Alessandro Longobardi, al quale spetterà decidere l’ammissione delle singole domande creditorie e il grado di privilegio ai fini del successivo progetto di riparto. In cassa ci sono 2.320.000 euro versati da Latte Carso Srl in virtù della rilevazione dell’azienda attraverso il gruppo friulano Cepparo, in seguito all’aggiudicazione dell’offerta presentata in occasione della procedura di vendita in fase di concordato, per la quale non erano pervenute ulteriori offerte concorrenti.
L’acquisizione era stata sancita con atto notarile il 10 agosto. Con ciò garantendo un’occupazione nell’attività di Villesse di 30 lavoratori, tra addetti alla produzione e qualche amministrativo, rispetto ai 57 ex dipendenti. I restanti 27, impiegati, addetti al magazzino e ai trasporti, come da intesa intercorsa con i segretari di Fai Cisl e Flai Cgil, sono stati collocati in cassa integrazione straordinaria, a zero ore, per 12 mesi a partire da febbraio.
La nuova udienza al Tribunale di Gorizia per la prosecuzione dell’esame dello stato passivo è stata fissata il 30 novembre. «A 4 mesi dalla dichiarazione di fallimento – ha detto il curatore fallimentare, avvocato Nicola Cannone – la liquidità a disposizione è ritenuta ampiamente sufficiente a permettere la predisposizione di un primo progetto di riparto nei tempi immediatamente successivi alla dichiarazione di esecutività dello stato passivo, prevedibile per l’udienza del 30 novembre».
Cannone ha argomentato: «Il tempestivo avvio della procedura competitiva autorizzata dal Tribunale di Gorizia ha permesso di salvaguardare la continuità e il valore aziendale, in significativa parte i livelli occupazionali, favorendo l’interesse dei creditori a una proficua ed efficiente definizione delle operazioni di liquidazione dell’attivo». Il fallimento era stato preceduto dal concordato prenotativo aperto il 2 marzo 2017, ha ricordato Cannone, all’epoca commissario giudiziale, conclusasi senza la presentazione di una formale proposta ai creditori. Durante questa fase il complesso produttivo di Villesse era già stato affidato in affitto alla Latte Carso Srl che nel contratto aveva anche formalizzato la proposta d’acquisto per i 2.320.000 euro. Seguì la procedura competitiva per la vendita dell’azienda al fine di verificare l’interessamento di eventuali altri imprenditori a presentare la propria offerta. Nonostante gli interessamenti, non fu formalizzata alcuna altra proposta concorrente.
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