Latterie Carsiche altro mese senza paga

VILLESSE. I timori di due settimane fa si sono purtroppo avverati. Dopo la mancata corresponsione degli stipendi di settembre, anche quelli di ottobre, che dovevano essere pagati il 10 novembre, non...

VILLESSE. I timori di due settimane fa si sono purtroppo avverati. Dopo la mancata corresponsione degli stipendi di settembre, anche quelli di ottobre, che dovevano essere pagati il 10 novembre, non si sono visti.

I 62 dipendenti delle Latterie Carsiche di Villesse - per due terzi abitanti della provincia di Trieste, dopo il trasferimento della sede produttiva nel 2006 - continuano dunque a lavorare senza ricevere alcun emolumento, e chiaramente sono sempre più preoccupati per il loro futuro.

E questi timori - per quella che a questo punto è un’evidente crisi di liquidità - coinvolgono anche i sindacati di categoria, i quali hanno portato il caso delle Latterie Carsiche all’attenzione degli assessori regionali Sergio Bolzonello (Attività produttive) e Cristiano Shaurli (Risorse agricole).

«Da un lato è necessario mantenere alta l’attenzione per le maestranze e i loro posti di lavoro, ma da all’altro è necessario un certo riserbo per arrivare a conservare uno dei pochi presidi regionali del settore», ha dichiarato Shaurli, augurandosi che «l’unità della filiera lattiero-casearia permetta di fare passi in avanti».

Gli stessi rappresentanti sindacali hanno continuato a tenere i contatti con l’azienda, che anche qualche giorno fa ha ribadito che un accordo è vicino e che la firma dovrebbe essere questione di giorni.

La trattativa riguarderebbe, secondo voci che circolano nel settore lattiero-caseario, il passaggio di gran parte, se non della totalità, delle quote della famiglia Pelloni, proprietaria al 95% delle Latterie Carsiche. Del restante 5%, quasi tutto fa capo alla Venchiaredo spa di Ramuscello (Pordenone). L’arrivo di una nuova azienda nella conduzione della struttura produttiva di Villesse apporterebbe chiaramente quel “denaro fresco” necessario a risolvere la crisi di liquidità e a rilanciare la produzione. Anche di rilancio si tratta, posto che nei mesi passati quasi la metà dei dipendenti ha dovuto trascorrere periodi di ferie “forzate” nei momenti in cui la produzione è stata sospesa per mancanza di materia prima. Con quale azienda (o aziende) le Latterie Carsiche stiano trattando non è dato sapere, per evidenti ragioni. Quello che è certo è l’interessamento manifestato per l’acquisizione delle Latterie da parte di alcune imprese della regione.

Nel passaggio di proprietà, sulla cui tempistica, a questo punto, è difficile fare previsioni, non è escluso che l’attuale marchio possa essere conservato. Quello delle Latterie Carsiche è infatti un nome molto radicato nella regione, e non solo.

Giuseppe Palladini

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