Latisana, blocca il nonno e lo sevizia con un coltello

A Pertegada un 20enne ha infierito contro il congiunto di 76 anni. Arrestato, è ricoverato in Psichiatria a Udine

LATISANA. Quando i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Latisana sono intervenuti, in un’abitazione in località Picchi, al civico 36 di via Volton, si sono trovati davanti a una scena degna di un thriller: un giovane teneva immobilizzato sul divano di casa suo nonno e ogni tanto infieriva su di lui con la lama di un coltello che aveva preso poco prima dalla cucina.

A chiedere aiuto, giovedì sera, è stata la moglie dell’uomo, un settantaseienne del posto, seviziato dal nipote, Jimmi Nordio, di vent’anni. La donna evidentemente terrorizzata di fronte a quella scena, un maltrattamento che stava andando avanti da un po’, dopo aver tentato inutilmente di calmare il nipote, che vive assieme a loro, s’è rivolta ai carabinieri della Compagnia di Latisana.

E all’arrivo di una pattuglia del Norm le cose sono addirittura precipitate. L’anziano, che già riportava evidenti ferite agli arti sia inferiori che superiori, è stato tenuto letteralmente in ostaggio dal giovane nipote che non aveva proprio alcuna intenzione di arrendersi ai militari.

Il giovane, infatti, non voleva smettere di accanirsi contro il congiunto, tanto che, dopo averlo fatto alzare dal divano, lo ha cinto e quindi lo ha immobilizzato con un braccio, continuando a tenerlo sotto la minaccia del coltello.

La situazione stava davvero diventando rischiosa per il settantaseienne, con il nipote che dava proprio l’idea di non voler ascoltare i ripetuti inviti dei carabinieri a deporre l’arma: finchè, a quel punto, con un’azione rapida, i militari sono riusciti a togliere il coltello dalle mani del ventenne e a mettere il settantaseienne al sicuro.

Nella frazione di Pertegada, nel Comune di Latisana, sono arrivati anche gli operatori sanitari del 118, che hanno preso in carico l’anziano. L’uomo è stato quindi trasferito al Pronto soccorso dell’ospedale cittadino per le prime cure ai tagli inferti dal giovane nipote.

Ferite che, fortunatamente, si sono rivelate tutte superficiali, tanto che la prognosi è di una decina di giorni. Jimmi Nordio è stato quindi arrestato.

Le accuse sono diverse, riguardano maltrattamenti contro i familiari, lesioni personali aggravate, violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale.

Il personale medico che era presente al momento dell’arresto ha tuttavia valutato lo stato generale del giovane, incompatibile con il carcere. Quindi il ventenne è stato accompagnato dai carabinieri nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dov’è stato trattenuto in stato di arresto e piantonato.

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