L’Ater cambia marcia, in arrivo 100 alloggi

Entro un mese consegnati i primi 24 appartamenti del complesso di Campagnuzza. A nuovo lo stabile di via Ascoli
Bumbaca Gorizia 04_02_2018 Via Ascoli 16 intervento IACP © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 04_02_2018 Via Ascoli 16 intervento IACP © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

L’Ater di Gorizia cambia marcia. E produce il massimo sforzo per venire incontro alle richieste di un alloggio popolare da parte delle (tante) famiglie in difficoltà.

Nei prossimi mesi saranno a disposizione un centinaio di appartamenti, più della metà nuovi di zecca, i restanti frutto di un’attenta operazione di “riatto” di case che erano rimaste sfitte proprio per le loro condizioni.

A fornire la bussola è Alessandra Gargiulo, direttore di Ater Gorizia. Che fa subito un aggiornamento relativamente al complesso di via del Carso rientrante nel “Contratto di quartiere”. Si tratta dell’intervento più importante portato avanti dall’ex Iacp negli ultimi anni, sia per numero di alloggi messi a disposizione (60 complessivamente), sia per l’entità dell’investimento (11 milioni 640 mila euro).

Consegne

in due tranche

«A che punto siamo? Stiamo ultimando gli ultimi allacciamenti alla rete dell’energia elettrica. Le consegne avverranno in due blocchi - spiega -. Entro un mese potranno entrare gli inquilini nel primo blocco da 24 appartamenti. Successivamente, comunque entro l’estate, verranno consegnate le chiavi degli altri trentasei. Ormai, siamo davvero ai dettagli».

Gli appartamenti si trovano in via del Carso, nel quartiere della Campagnuzza. Nel dettaglio: 6 alloggi sono composti da una camera matrimoniale e una camera singola, soggiorno-cucina e servizi (61-77 mq), 12 hanno la stessa conformazione ma si estendono su una superficie di 74 metri quadrati, 9 sono privi di camera singola (mq 45) mentre nove, rispetto agli altri, hanno due servizi igienici (76 mq). L’elenco prosegue con 4 appartamenti che si estendono sino a 78 metri quadrati, 8 vanno dai 66 ai 68 mq, 4 hanno la camera matrimoniale ma non quella singola (54-56 mq) mentre 8 sono quelli in assoluto più grandi raggiungendo i 94 metri quadrati. L’intervento si inserisce nell’ambito del contratto di quartiere ribattezzato “Campagnuzza 2”, varato ancora alla fine dello scorso millennio dal governo: l’investimento complessivo per la realizzazione del nuovo complesso residenziale - che ha previsto anche la costruzione di una nuova scuola materna, ormai ultimata e pronta a ospitare a partire dal prossimo anno scolastico sessanta bambini - ammonta a oltre 15 milioni di euro.

L’intervento

in via Ascoli

Accanto a questi 60 alloggi, vanno aggiunti i 6 appartamenti che verranno ricavati nel complesso (sino ad oggi sfitto e inutilizzato) di via Ascoli, 16. «A breve - spiega ancora Gargiulo - sarà pronto il bando per i lavori di riqualificazione». Un intervento non banale e che richiederà un po’ di tempo. «Si tratta di una vera e propria ristrutturazione. C’è tanto lavoro da fare perché quel complesso è davvero in pessime condizioni. Il progetto è già stato approvato: pertanto, dal punto di vista tecnico e burocratico, tutto è fatto. Negli anni passati, non se n’era fatto nulla per carenza di fondi ma, ora, è venuto il momento di rimetterlo in sesto. Si tratta di un corpo interno, non affacciato direttamente su via Ascoli». Il complesso faceva parte dei tanti («troppi», per i sindacati degli inquilini) appartamenti sfitti, rimasti inutilizzati proprio per le loro condizioni. Considerato che, ormai, è dall’attività di “riatto” che proviene il maggior numero degli alloggi popolari disponibili alla consegna, l’Azienda sta continuando ad investire su tale fronte nella convinzione che vada recuperato il patrimonio esistente senza procedere a nuove cementificazioni.

Il “riatto”

degli alloggi sfitti

Importante (anzi ormai preponderante) è l’attività di riqualificazione del patrimonio edilizio dell’Ater. «Riguardo i riatti - evidenzia il direttore dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale -, il ciclo di attività è continuo, senza freni. Diciamo che, mediamente, mettiamo “in lavoro” una quindicina di alloggi al mese in tutta la provincia. In questa maniera, riusciamo ad offrire risposte concrete alle famiglie che hanno necessità di un alloggio popolare».

Pertanto, il calcolo è fatto. Sessanta alloggi (realizzati ex novo) in via del Carso sono in via di consegna. A questi vanno aggiunti i 6 che verranno realizzati in via Ascoli, nella zona del vecchio ghetto ebraico. Poi, ci sono i 30 appartamenti già “rimessi in circolo” grazie alle ristrutturazioni. Pertanto, siamo a un centinaio di alloggi che verranno consegnate da qui alle prossime settimane.

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