L’AsuiTs assume medici e infermieri. Sale operatorie attive nei weekend

Potenziati gli organici a Cattinara per intensificare gli interventi chirurgici e ridurre i tempi d’attesa. In arrivo 23 new entry
Un’equipe di medici chirurghi in sala operatoria durante un intervento all’ospedale di Cattinara Foto Francesco Bruni
Un’equipe di medici chirurghi in sala operatoria durante un intervento all’ospedale di Cattinara Foto Francesco Bruni

TRIESTE Le sale operatorie dell’ospedale di Cattinara saranno operative anche nel week end: una vera e propria rivoluzione per riuscire a ridurre i tempi di attesa e diminuire la “fuga” dei pazienti fuori Trieste. Il Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste Antonio Poggiana ha firmato il decreto che assume otto medici Anestesisti e di rianimazione, nove infermieri per la Diagnostica per immagini, con un aumento di sei unità rispetto alle attuali, e sei operatori socio sanitari.

Soddisfazione è stata espressa dal vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi: «Continua l’attività di potenziamento dell’offerta di Cattinara, incrementando le risorse umane a disposizione delle sale operatorie con l’obiettivo dell’abbattimento dei tempi e delle liste di attesa per i pazienti chirurgici e in particolare oncologici. Si tratta di un’operazione che rientra nell’obiettivo dell’amministrazione regionale, di concerto con l’Azienda, di sostenere l’elevata capacità di risposta della struttura e la sua attrattività».

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Cattinara al momento può contare su 13 sale operatorie, senza includere il polo Cardiologico, di queste una viene tenuta sempre libera per le emergenze e un’altra per poter accelerare il passaggio tra gli interventi. Il primo step era stato fatto lo scorso anno dall’allora direttore Adriano Marcolongo che aveva portato le sedute settimanali dalle 46,5 comprensive di una “prolungata” a 56,5 con la “prolungata” e con l’apertura a una seduta pomeridiana. Per seduta si intende l’attività dalle 8 alle 14. 30, la “prolungata” è l’attività dalle 8 alle 18. 30. Fino allo scorso anno non si poteva operare al pomeriggio perché la “Recovery Room” era operativa fino alle 20, ma la riorganizzazione interna – con la relativa chiusura di alcuni reparti – ha consentito l’apertura sulle 24 ore.

Poggiana ha deciso di implementare ulteriormente l’attività di cinque sedute: «Questo intervento prevede un incremento di tre sedute per il fine settimana dedicate all’ortopedia e due infrasettimanali per le altre specialità sulla base alle esigenze delle liste operatorie. A completamento dell’integrazione del personale e della formazione dei neoassunti il totale delle sedute salirà progressivamente arrivando alle 61, 5 sedute settimanali totali». Per avere qualche riferimento un incremento di 5 sedute significa una crescita del 33% degli interventi con una riduzione importante delle liste di attesa di ortopedia proseguendo il percorso di miglioramento per la traumatologia più piccola e sull’oncologia i cui tempi di attesa stanno progressivamente passando da 60 a 30 giorni.

Poggiana aveva deciso di puntare in maniera importante sul progetto come testimonia anche la previsione di bilancio nella quale si parla di un risparmio potenziale di due milioni di euro che contribuirebbe a ridurre l’attuale passivo di 5,1 milioni già dimezzato dal Commissario rispetto allo scorso anno.

Oltre all’intervento per le sale operatorie Poggiana con l’ultimo decreto conferma la volontà di assumere un chirurgo plastico, un medico gastroenterologo, un internista e un fisioterapista. Nel comparto saranno assunti anche otto fisioterapisti, un logopedista, cinque tecnici di laboratorio biomedico, sei radiologi, un assistente sanitario, due ortottisti, un tecnico di neurofisiopatologia e tre assistenti amministrativi. –


 

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