Lastre sospette svelate da un drone: è allarme amianto a Castelreggio
SISTIANA È allarme amianto a Sistiana, e, più precisamente, nell’area di Castelreggio. Dalle fotografie scattate da un fotoamatore con un drone, infatti, è venuta alla luce la presenza di numerose lastre ondulate abbandonate in uno dei magazzini a cielo aperto della struttura: tutto lascia dedurre che si tratti proprio di elementi del vecchio tetto in eternit. Stando alle prime informazioni, lo spazio nel quale le lastre sono state rinvenute era utilizzato, tempo addietro, come area di deposito materiali. Di certo, se venisse confermata la presenza effettiva dell’amianto, bisognerebbe effettuare una bonifica ad hoc.
Messa sull’avviso, immediata si è messa in moto l’amministrazione comunale: Daniela Pallotta, sindaco di Duino Aurisina, ha subito disposto una verifica sul posto, che sarà compiuta quanto prima, utilizzando tutte le cautele del caso.
«Effettueremo i controlli in base alle normative in essere – così Pallotta – perché con l’amianto non si scherza. Non possiamo confermare che si tratti di tale materiale, ma proprio per capire la natura di quelle lastre andremo a fare le necessarie ispezioni». Del problema, ovviamente, si è subito interessato a propria volta anche Sergio Fari, presidente della Srs - Servizio ricreativo Sistiana, la srl che ha in concessione lo stabilimento balneare e la spiaggia. «Quella in cui sono state individuate le lastre ondulate – precisa – non è un’area di nostra competenza, perché essa non rientra nella superficie in concessione. In ogni caso la situazione va monitorata, in particolare da parte del Comune, in quanto titolare dell’area, e perché noi operiamo nelle immediate vicinanze per tutta l’estate con le nostre attività». L’occasione è propizia per Fari per fare il punto sulla situazione di Castelreggio. «Abbiamo una concessione valida fino al maggio del prossimo anno – ricorda – ma la struttura è in condizioni decisamente pessime. Noi facciamo il possibile per rendere la spiaggia e i servizi adeguati alle esigenze dei tanti residenti e turisti che frequentano Castelreggio durante la bella stagione, ma siamo convinti che in queste condizioni non si possa andare avanti a lungo. L’edificio e ciò che lo circonda – ancora l’amministratore delegato della Srs – necessitano di radicali interventi di ristrutturazione e bonifica che solo un imprenditore in possesso di una concessione molto lunga potrebbe affrontare».
Riemerge, così, il problema dell’utilizzo a lungo termine di Castelreggio, stabilimento collocato in una posizione incantevole, dalle straordinarie potenzialità, ma da anni oggetto di discussioni che non hanno finora portato ad alcun risultato concreto, nonostante il succedersi di amministrazioni di diverso colore. Recentemente poi è esplosa la questione delle “pantigane”, avvistate in grandi quantità sulla strada dietro a Castelreggio, direzione Portopiccolo. Pure in questo caso il Comune ha predisposto una serie di verifiche, ma la soluzione definitiva dev’essere ancora individuata.—
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