L’Associazione Italia-Usa trasloca dall’ex Consolato

Scatta il trasferimento dalla storica sede diplomatica di via Roma a un sito più grande in piazza Sant’Antonio. La direttrice: «Per far crescere le attività»
Di Laura Tonero
Silvano Trieste 23/03/2013 Via Roma, Associazione Italo - Americana
Silvano Trieste 23/03/2013 Via Roma, Associazione Italo - Americana

Dalla prossima settimana l’Associazione italo-americana lascerà la storica sede di via Roma 15. E dall’8 aprile la sua attività ripartirà al secondo piano dello stabile di proprietà della Comunità greco-ortodossa al civico 6 di piazza Sant’Antonio.

L’associazione che quest’anno festeggia i 53 anni dalla sua fondazione, dopo aver raccolto l’eredità del Consolato americano aperto in città nel 1797, è l’unico contatto che storicamente lega Trieste agli americani. Il trasloco, che inizierà la prossima settimana, interesserà anche il patrimonio librario della biblioteca che conta 10mila volumi ed è intitolata a Paolo Bearz, ultimo agente consolare americano a Trieste. «I libri più antichi abbiamo deciso di donarli all’Università di Trieste - racconta Karoline Steckley, direttrice dell’Associazione italo-americana - una parte alla sede centrale dell’ateneo e l’altra alla facoltà di Lingue e Letterature straniere».

I soci in questi giorni stanno dando una mano a montare nuove librerie, a imballare i libri e impacchettare il materiale che troverà spazio nella nuova sede. L’associazione conta oltre 500 soci e più di tremila simpatizzanti. Si sostiene grazie all’organizzazione di corsi di inglese a tutti i livelli, di una rassegna cinematografica e di alcuni concerti. Iscritti e simpatizzanti organizzano anche serate a tema, cene e manifestazioni.

L’appartamento di circa 350 metri quadrati in via Roma ospita anche altre realtà associative e sodalizi. Gli spazi per gestire dei corsi aperti ad un numero maggiore di studenti cominciavano ad essere insufficienti, specialmente puntando ad incrementare i corsi per i bambini. E anche a loro è dedicata un’ampia sezione della biblioteca sponsorizzata dalle sedi consolari americane di Roma e Milano, che gode di una importante partnership anche del governo americano.

Nella nuova sede di piazza Sant’Antonio la sezione dedicata ai più piccoli potrà essere ampliata. «Lì avremo molto più spazio - valuta la direttrice - dopo 44 anni è arrivato il momento di aprire una nuova fase della nostra attività». «Serve crescere - aggiunge - e la nuova sede è strutturata in maniera tale da ospitare anche delle conferenze, e più corsi: c’è un’ampia aula magna e pure l’ascensore che porta fino al piano, cosa che in via Roma non c’era e ci limitava».

Trieste continuerà così a conservare un contatto diretto con gli Stati Uniti. Quello aperto a Trieste nel 1797 fu il secondo Consolato dagli Stati Uniti in Europa con console onorario il cittadino svedese Konrad Friederich Wagner. Il Consolato americano della nostra città è stato molto attivo, non solo nell’assistenza ai comandanti e agli equipaggi delle navi statunitensi, ma anche nello sviluppo delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e l’Impero Asburgico. A parte le temporanee chiusure dal 1810 al 1816 per le guerre napoleoniche, durante le due grandi guerre e fino alla riapertura ufficiale del 1956, dopo gli anni del Governo militare alleato, Trieste è stata luogo privilegiato per le relazioni commerciali, e più tardi per quelle diplomatiche e politiche negli anni della cortina di ferro. Protagonista di queste relazioni dal 1948 è stato per l’appunto Paolo Bearz, ultimo console onorario fino al 2006, la cui morte ha sancito la chiusura degli uffici di rappresentanza a Trieste a favore di Venezia, anche se il Consolato era stato chiuso ufficialmente già nel 1986 e sostituito da un’agenzia consolare.

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