TRIESTE Insultata e minacciata su Twitter perché ha comunicato che il prossimo 15 maggio riceverà la prima dose del vaccino AstraZeneca contro il Covid-19. L’autrice del “cinguettio” è l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, finita, pochi minuti dopo la pubblicazione del tweet, nel mirino dei no vax. «Il 15 maggio io #sarò vaccinata con #Astrazeneca in regione Fvg e so che tra un mesetto potrò ricominciare gradualmente a fare una #vitanormale». Ha aggiunto poco altro l’assessore e subito dopo qualcuno già scriveva: «Ti rendi conto di quel che stai affermando è criminale? Ancora di più dato il tuo ruolo?». Altri aggiungevano: «Brava! Continua! Siamo con te! Heil Gibelli!» a fianco di una stella gialla e di una sorta di svastica. L’elenco è lungo.
Assessore se l’aspettava?
«Assolutamente no anche se purtroppo sui social sono cose che avvengono spesso».
Anche le minacce?
«Le minacce sono più pesanti».
Si è fatta un’idea del perché e come è successo?
«Si è trattato di un assalto congegnato, è successo tutto nel giro di pochi minuti».
Un assalto messo in atto da chi?
«Sicuramente il filo conduttore era no vax».
Come è iniziato questo accanimento contro di lei?
«Ho risposto a una persona che mi diceva di non voler fare il vaccino per paura degli effetti collaterali di AstraZeneca. Le ho semplicemente detto “lo faccia altrimenti non riusciremo mai a riprendere una vita normale».
Questo succedeva sabato sera?
«In pochissimi minuti ho iniziato a ricevere una serie di messaggi, alcuni li ho bloccati già durante la notte, altri in mattinata».
Qualcuno le rimprovera di aver detto che chi non si vaccinerà resterà fuori dai teatri, è così?
«Non ho mai parlato di passaporto vaccinale anche perché ho sempre sostenuto che per introdurlo ci vogliono processi legislativi ad hoc. Lo Stato non può, da un giorno all’altro, prevedere il passaporto vaccinale».
Cosa ha scritto esattamente?
«Ho parlato di accessi in luoghi privati, aerei, teatri dove è già prevista la presentazione del tampone negativo per potervi accedere. Chi a Pasqua è andato alle Canarie ha dovuto esibire il risultato di un test negativo non solo per salire sull’aereo, ma anche per soggiornare nella località prescelta».
Insulti e minacce l’hanno spaventata?
«Non mi sono spaventata proprio perché, come ho già detto, sono cose che succedono usando i social».
C’è un modo per tentare di arginare questo fenomeno?
«Mi sono convinta che bisogna fare una seria campagna di comunicazione e informazione sulla vaccinazione. Finora alcuni aspetti positivi o non sono stati detti o sono stati comunicati male e i più deboli ci cascano».
Se ne farà carico?
«Ho intenzione di proporre la promozione di una campagna informativa ben fatta, che tutti gli assessori si facciano carico di favorire informazioni mirate per ottenere che anche coloro che non si sono ancora prenotati si prenotino».
Dopo gli insulti e le minacce sta ricevendo anche messaggi di solidarietà da parlamentari e colleghi, tra cui l’assessore Scoccimarro e il deputato Novelli immagino le facciano piacere?
«Sì sto ricevendo solidarietà da più parti, ringrazio tutti per questa attenzione». —