L’Ass dà parere negativo: stop al cementificio

In arrivo anche la relazione dell’Arpa sul contestato impianto di Torviscosa. Emissioni nocive nell’area, in forse il progetto della vetreria. Nel mirino i rischi per la qualità dell’aria. Moretton: credo che ci atterremo al verdetto
UDINE «Il parere di questo dipartimento di prevenzione non può essere favorevole». La terz’ultima riga della relazione dell’Azienda sanitaria numero 5 Bassa friulana è, con ogni probabilità, il funerale del cementificio. Parere in mano ma ancora in attesa di quello dell’Arpa – come anticipato arriverà oggi negli uffici della Regione –, Gianfranco Moretton non può dare certezze. Non prima che la giunta regionale deliberi. Ma, sin d’ora, l’assessore all’Ambiente afferma: «Credo che ci atterremo al verdetto dell’Ass».


LA RELAZIONE
Questa volta, visto il «non favorevole», non ci sono dubbi: il parere è negativo. Va però rilevato che il documento dell’Azienda della Bassa, firmato dal direttore del dipartimento di prevenzione Clara Pinna e dal responsabile del servizio igiene-tecnica Carlo Piani, non è sostenuto da una bocciatura complessiva dell’insediamento. Non almeno sul fronte della salute umana. Con riferimento ai documenti presentati dall’Arpa, il dipartimento evidenzia infatti che «le centraline, così come ubicate, rispondono a quanto previsto per il monitoraggio destinato alla valutazione della qualità dell’aria per la protezione della salute umana e confermano i dati pubblicati sul sito Internet dell’Arpa utilizzati per il precedente parere».


EMISSIONI
Se la salute umana non è in pericolo, polveri sottili ed emissioni inquinanti, tenendo pure conto dei limiti più restrittivi previsti a partire dal 2010, non sono tuttavia compatibili con l’obiettivo di una migliore qualità dell’aria. Su questa materia la relazione, in merito alle precisazioni e raccomandazioni proposte dalla commissione Via nella seduta del 28 marzo, aggiunge: «Esse risultano accettabili in termini generali ma generiche e non puntuali sulle misure concrete che la ditta deve effettivamente porre in essere».


IL PARERE
E dunque «allo stato attuale, il parere del dipartimento non può essere favorevole». Tuttavia, «potrà essere rivalutato alla luce degli strumenti previsti dalla vigente normativa di competenza della Regione, finalizzati al miglioramento della qualità dell’aria del sito». In sostanza l’Ass indirizza la Regione a predisporre il piano di risanamento dell’aria. Inoltre, dal arpporto, emergerebbe l’esigenza di vietare gli insediamenti industriali con emissioni per almeno due anni. Il che significa che anche la vetreria, l’altro grande progetto ipotizzato, non potrebbe essere realizzata.


VERSO IL NO
Moretton rileva che è la prima volta che il parere è chiaramente non favorevole. E dichiara: «La Regione si atterrà scrupolosamente al rispetto delle normative vigenti in materia. Diremo dunque “sì” o “no” sulla base dei pareri di Ass e Arpa». Il cementificio non si farà? «A questo punto – prosegue l’assessore all’Ambiente –, visto il parere dell’Ass che, a differenza dei precedenti due, dice in maniera chiara che non è favorevole all’impianto, penso che ci atterremo a questa decisione. Fosse stato formulato un verdetto in questi termini anche in precedenza, si sarebbero evitate tutte le situazioni emerse nell’ultimo periodo».


ARPA
Oggi è attesa la relazione dell’Arpa. Moretton conferma che arriverà negli uffici della Regione, non in tempo però per predisporre una delibera da inserire tra quelle discusse oggi nella seduta di giunta a Ruda. Dopo il “niet” dell’Ass, però, quella dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente potrebbe risultare una relazione ininfluente. O almeno non in grado di ribaltare eventualmente il verdetto finale della giunta. Anche perché l’Arpa non potrà non riprodurre le perplessità emerse in sede di commissione Via sull’ubicazione delle centraline a Torviscosa e, dunque, sull’inquinamento ambientale con problemi, se non per la salute umana, sicuramente per la vegetazione. La questione formale – il primo parere dell’Arpa porta la firma del direttore tecnico-scientifico Gianni Menchini, il secondo, denuncia Mauro Travanut dei Ds, a quanto pare del direttore generale Giuliana Spogliarich – dovrebbe perciò passare in secondo piano.

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