Lasciano i figli in auto, condannati a 4 mesi
Quattro mesi. È questa la pena (sospesa) alla quale sono stati condannati i genitori che avevano lasciato i loro due bambini, un maschietto che al tempo aveva undici anni e una femminuccia che ne aveva appena tre, chiusi nell’auto per andare a fare shopping in largo Barriera.
A pronunciare la sentenza - che ha accolto le richieste del pm Massimo De Bortoli - è stata la giudice Laura Barresi al termine del processo celebrato con rito abbreviato. I genitori non erano in aula. Sono stati difesi dall’avvocato pordenonese Antonio Pedicini, ex consigliere regionale del Pdl. Pedicini si è battuto per l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato. Ma la giudice è stata di diverso avviso. «Mi riservo di valutare - ha dichiarato Pedicini dopo la sentenza - se ricorrere in appello».
L’episodio porta la data del 10 aprile dello scorso anno. I genitori avevano parcheggiato l’auto nell’area adibita a carico e scarico in largo Barriera vecchia. Ma sul sedile posteriore della loro Mazda Premacy non c’erano né scatoloni, né pacchi. C’erano invece due bambini che erano rimasti in attesa in attesa per un tempo indefinito. Forse un’ora e comunque, secondo i vigili, almeno mezz’ora.
Di sicuro, quando sono arrivati sul posto gli agenti della Polizia locale, erano visibilmente spaventati. La piccola piangeva disperatamente, i più grandicello era ammutolito. Gli agenti hanno aspettato una buona mezz’ora prima di intervenire.
Poi, finalmente, sono arrivati i genitori. Che sono rimasti senza parole quando hanno visto la vettura con vicino gli agenti. Hanno tentato di spiegare che si erano assentati per pochi minuti. Ma, orologio alla mano, gli agenti hanno replicato che i bambini dentro l’auto erano lì da almeno mezz’ora, e forse più. È scattata una denuncia per abbandono di minori.
Il processo celebrato ieri è stata una conseguenza dell’opposizione esercitata al decreto penale di condanna emesso nei confronti dei genitori dal pm Massimo De Bortoli e firmato dal gip Guido Patriarchi. La pena proposta a ciascuno dei due genitori era stata di una multa di 15mila euro con sospensione, pari a due mesi di reclusione. Al contrario mamma e papà hanno chiesto di essere processati. E a fare i conti è stata loro inflitta una pena ben più pesante. Quattro mesi anziché due. (c.b.)
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