L’Arpa promuove la qualità dell’aria a Servola
I monitoraggi effettuati dall’Arpa nei primi sei mesi dell’anno indicano un percepibile miglioramento delle emissioni e della qualità dell’aria a Servola, intorno alla Ferriera.
A fare questa affermazione è stato il direttore generale dell’Arpa, Luca Marchesi, a margine di un tavolo tra funzionari delle Aziende sanitarie e delle Agenzie regionali per l’ambiente del Friuli Venezia Giulia e della Puglia, tenutosi ieri in città.
Marchesi ha annunciato che a breve consegnerà alla Regione una dettagliata relazione sui monitoraggi effettuati nei primi sei mesi dell’anno. Il direttore generale dell’Arpa ha comunque anticipato che la media mensile di benzo(a)pirene, misurato nella stazione di via San Lorenzo in Selva in maggio, è stata pari a 0,78 ng/m3 (nanogrammi per metro cubo, limite pari a 1 ng/m3), valore leggermente superiore a quello di aprile (0,68 ng/m3), ma decisamente migliore rispetto a quello misurato nel maggio 2014 e 2015 (rispettivamente 2,04 ng/m3 e 1,1 ng/m3).
Marchesi ha aggiunto che l’indicatore l’”indicatore prestazionale” (media degli ultimi dodici mesi, ndr) ha raggiunto a fine maggio il valore obiettivo di qualità di 1 ng/m3 previsto dall’Aia per lo stabilimento di Servola, ed è prevedibile un’ulteriore diminuzione nei prossimi mesi.
Per il direttore generale dell’Arpa si tratta dunque di dati «denotano un miglioramento. A conferma di un trend, già evidenziato nei mesi precedenti, che può essere messo in relazione al piano di risanamento prescritto dall’Aia regionale ed attuato da Siderurgica Triestina, nonché ad una più accurata gestione dello stabilimento siderurgico, che Arpa verifica con la propria attività ispettiva ormai quasi quotidiana».
Il confronto di ieri tra tecnici del Friuli Venezia Giulia e della Puglia è stato organizzato dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste, e ha visto la condivisione di esperienze maturate nei rispettivi ambiti regionali, in merito alla valutazione degli impatti ambientali e sanitari legati alla presenza di grandi impianti siderurgici, come quelli di Siderurgica Triestina e dell’Ilva a Taranto.
Nella mattinata di ieri, intanto, alla Ferriera è stata svolta la periodica manutenzione della batteria dei forni coke della cokeria. Per poter svolgere correttamente questa manutenzione - ha spiegato l’azienda in una nota - alla batteria è stata tolta l’alimentazione del gas coke che normalmente la riscalda.
Era inoltre già previsto che qualora la quantità di gas avesse dovuto superare la capacità di assorbimento della centrale elettrica Elettra, il mantenimento della pressione della rete di distribuzione del gas coke nei limiti previsti avrebbe potuto comportare temporanee accensioni della torcia dell’altoforno deputata a questa funzione. Accensione che si è protratta per circa 40 minuti nell’arco delle tre ore circa in cui si è svolta l’operazione di manutenzione.
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