Largo Granatieri resta zona franca per “furbetti”

In attesa della delibera che abolirà anche la lista dei 175 privilegiati. Cosolini: «Entro l’anno, e i politici pagheranno»
Lasorte Trieste 10/10/12 - Via della Muda Vecchia, Largo Granatieri, Via Malcanton, Parcheggio Municipio
Lasorte Trieste 10/10/12 - Via della Muda Vecchia, Largo Granatieri, Via Malcanton, Parcheggio Municipio

Il territorio libero di largo Granatieri è duro a morire. Passata per intero una quarantena dall’inchiesta del Piccolo che l’aveva dipinto come terra di posti auto promessa per privilegiati e al tempo stesso selvaggia per furbetti - inchiesta che seguiva peraltro un analogo approfondimento pubblicato dal Piccolo a novembre 2011 e finito senza risposte - l’area di sosta rimane ancora nello stesso status giuridico: proprietà privata, seppur di proprietà del Comune, non soggetta al Codice della strada e dunque zona franca da eventuali multe a carico di chi ci entra pur non avendone diritto.

L’attesa continua

Per ora, dunque, largo Granatieri resta a disposizione di 175 cittadini (rappresentanti istituzionali, esercenti e venti misteriosi residenti della zona) titolari di altrettanti permessi, cui la fotocamera legge la targa della macchina e alza la sbarra d’accesso. E non solo di quelli, visto che gli abusivi non demordono e ora si inventano la marcia indietro per entrarvi addirittura dall’uscita, dove la sbarra è rotta e sempre alzata. «L’inciviltà non ha confini, nemmeno in largo Granatieri», sospira in proposito Roberto Cosolini. Che dal canto proprio assicura, ribadisce che la zona franca ha le ore contate: «Entro l’anno, l’obiettivo è quello». L’idea annunciata dal sindaco nei primi caldissimi giorni successivi all’inchiesta di poter eventualmente anticipare la soluzione del problema - rispetto alla naturale conclusione del percorso del Piano del traffico, attesa proprio a fine anno - pare insomma sia rimasta un’idea. È lo stallo degli stalli.

“Ma manca poco...”

Dopo gli indirizzi discussi subito in quei giorni - giorni in cui si era anche tentato l’esperimento delle sbarre costantemente alte - ora sta per transitare in giunta la delibera che segnerà il futuro della settantina di posti auto fra il retro del Municipio e l’Anagrafe. Parola di sindaco: «È in via di predisposizione da parte degli uffici competenti, che come potete immaginare in queste settimane hanno avuto il loro da fare anche per proseguire nella definizione e nella stretta finale riguardante il nuovo Piano del traffico. So che stanno lavorando, e a brevissimo arriverà la proposta».

Strada pubblica o privata?

Ma perché, si potrebbe obiettare, ci mettono così tanto? Perché - lascia intendere lo stesso Cosolini, guardando tra le carte che gli ha passato l’assessore Elena Marchigiani - si è davanti a una scelta. Posto che si è già deciso cosa fare, si deve capire come fare, «e questo complica un po’ le procedure». «La precedente amministrazione comunale - spiega il sindaco attuale - aveva iscritto l’area come bene patrimoniale non disponibile. Non è dunque bene pubblico, non è più strada pubblica. Bisogna valutare i pro e i contro di un ritorno al regime di Ztl o di un mantenimento, in subordine, dello status patrimoniale». Nella seconda ipotesi, insomma, largo Granatieri resterebbe una specie di proprietà privata, dove potrebbero parcheggiare solo gli aventi diritto.

Non più gratis per i politici

Ma, in attesa del come, cosa si è deciso di fare? Sostanzialmente ciò che Cosolini aveva già annunciato. Solo che adesso, alla luce della proposta forfettaria da un euro al giorno per poter parcheggiare in alcune zone del centro storico se qui si è residenti, appare un po’ più chiara anche nella testa del primo cittadino: «Alcuni dovrebbero accedervi gratis, come i dipendenti comunali disabili e quelli in servizio straordinario, a tarda sera ad esempio, per i Consigli comunali. Credo invece che un forfait tipo quello previsto nel Piano del traffico per i residenti del centro storico potrebbe andar bene per i dirigenti del Comune, per sindaco, assessori e altri rappresentanti elettivi». Pagheranno. Poco ma pagheranno. E i parlamentari? «Dipenderà dai criteri che saranno inseriti», risponde Cosolini. E gli esercenti e i venti fantomatici residenti di oggi? «Dovremmno continuare - ancora il sindaco - a consentire il carico-scarico merci e inoltre dovremmo concedere la fruibilità a chi dimostrerà di avere esigenze particolari». Come un figlio piccolo, un anziano o un disabile a carico, è presumibile.

Meno permessi

L’obiettivo finale è abbassare il tetto delle 175 autorizzazioni totali a 120-130, «in modo che il rapporto tra stallo e autorizzazione sia di uno ogni uno e mezzo, circa». Quando? «Nel momento in cui - precisa Cosolini - il Consiglio comunale l’avrà varato, in parallelo rispetto all’iter del Piano del traffico». Entro l’anno? «Direi di sì».

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