Largo Granatieri, liberati i parcheggi dopo 5 anni
Sbarre sempre alzate, e quindi posti auto gratuiti, una settantina in tutto, per cinque giorni la settimana. Zona proibita il lunedì e il giovedì dalle otto di mattina alle otto di sera, in ossequio alle attività istituzionali del Comune, più compresse proprio in quelle due giornate. Privilegio limitato nel tempo, ma anche nei numeri: le vecchie autorizzazioni, ce n’erano 175, nei momenti di massimo “splendore”, decadono. Ne resterà, in quelle due stesse giornate, poco più di una cinquantina: per sindaco, dieci assessori, 40 consiglieri e qualche dipendente comunale il cui lavoro è strettamente funzionale all’operatività della giunta, del Consiglio comunale e delle sue commissioni. L’ordinanza annunciata da Roberto Cosolini è dunque arrivata: largo Granatieri cambia faccia e anima un lustro dopo la sua chiusura decisa allora da Dipiazza e a due anni abbondanti da quando il Piccolo aveva scoperchiato il caso per la prima volta, col sindaco che, immaginando di dover prendere in mano un problemucolo, aveva profetizzato una soluzione dietro l’angolo.
Meglio tardi che mai, insomma, e questo sì che è davvero indiscutibile. Ciò che invece resta opinabile, oggetto quindi di discussione politica (e non mancherà, c’è da scommetterci) è che se sia meglio un’ordinanza del sindaco oggi o una delibera del Consiglio comunale domani, posto che la seconda ha il potere (che la prima non ha) di trasformare lo status giuridico di una strada e di impiantarne al caso posteggi a pagamento. È che la seconda si porta pure dietro il limite (che la prima non ha) di rischiare di non nascere neppure, ostaggio di veti tra partiti e correnti se non di battaglie tra opposizione e maggioranza a colpi d’ostruzionismo d’aula. Sorie già viste per largo Granatieri. E infatti Cosolini ha deciso: meglio rompere gli indugi con un’ordinanza del sindaco. La sua. L’autografo sul provvedimento che va a cambiare la vita di quel pezzo di strada dietro il Municipio è atteso a ore. In tutta probabilità avverrà oggi. Ed è l’alba di una piccola grande rivoluzione: dai primi giorni di febbraio, non appena sarà messa la nuova segnaletica, largo Granatieri tornerà appunto ad essere punto franco, territorio libero.
L’ordinanza di Cosolini, da lui stesso anticipata proprio nel pomeriggio di ieri nei suoi punti-chiave, non tocca (non può farlo neanche, in realtà) lo status dell’area, che resta così privata, benché di proprietà comunale, non soggetta a codice e regimi tipici delle strade demaniali, pubbliche. Taglia però la testa al toro: non può istituire stalli a pagamento, vero, ma può liberalizzarli, stabilendo che non siano più riservati. A parte il lunedì e il giovedì, come detto. Resta da stabilire - ammette il sindaco - se le sbarre piantate nel 2009 da Dipiazza faranno per sempre le belle statuine con la punta verso il cielo o se, per lo meno in quelle due giornate di accesso limitato, ridiscenderanno. Dipende se l’ingresso sarà regolato da un nuovo contrassegno da esibire sul cruscotto, il che renderebbe inutili le sbarre, o se continuerà ad essere usato il cervellone collegato alla telecamera che le sbarre le alza automaticamente una volta letta la targa. E a chi potrebbe obiettare che i furbetti sono duri a morire, che c’è chi piazzerà lì l’auto privata o addirittura il camper nei giorni “franchi”, garantendosi un deposito gratis perenne, Cosolini dice di tenersi già pronta la risposta: il lunedì e il giovedì, dalle 8 alle 20, non vale la regola che fu del chi è dentro è dentro, tanto lì le multe non si possono fare. Scatterà la rimozione d’ufficio del mezzo non autorizzato. È una strada “privata”, d’altronde.
@PierRaub
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