L'appello del proprietario di Ronchi: «Salvate la mia oca finita nel canale di Monfalcone»

Spiega Renato: «È fuggita per uno spavento. Ha 12 anni, la sua gemella piange perché è rimasta sola»
Renato Marega nel suo fondo di Ronchi con la gemella dell’oca del canale. Foto Bonaventura
Renato Marega nel suo fondo di Ronchi con la gemella dell’oca del canale. Foto Bonaventura

RONCHI DEI LEGIONARI Un giallo svelato, un appello lanciato. «L’oca del canale è mia. È volata via dopo uno spavento. Non sta bene come dicono, la conosco».

Da Ronchi arriva la voce di Renato Marega, proprietario di un fondo vicino alla villa romana. «Chiedo alla forestale o ai vigili del fuoco o a quanti lo vorranno di aiutarmi a recuperare l’oca. Da solo non ci riesco, ci ho provato ma temo di cadere nel canale».

L'amore di Monfalcone per l'oca selvatica che staziona all'Anconetta


L’oca si trova sulla chiusa della centralina elettrica dell’Anconetta sul canale Dottori. Da giorni se ne sta ferma su una spalletta di cemento. Ogni tanto starnazza agitando le ali ed emettendo versi striduli. Se ne sta lì da diversi giorni e dopo la pubblicazione su Il Piccolo della sua storia è diventata una piccola star. Pane non le manca, sulla spalletta sventola l’oca bianca.

L'oca piangente finita nel canale Dottori a Monfalcone. Foto Bonaventura
L'oca piangente finita nel canale Dottori a Monfalcone. Foto Bonaventura


Marega svela un retroscena toccante. «L’oca ha una gemella, hanno 12 anni e sono sempre vissute assieme nel mio campo a Ronchi che è ben recintato e sorvegliano da un grosso cane nero, loro amico. Un giorno ho fatto entrare un tizio con un cagnolino. L’animaletto ha cominciato a rincorrere le oche che si sono spaventate. Sono volate via e dopo un po’ è tornata soltanto una. L’altra è andata verso Vermegliano e sarà planata sulla sponda del canale Dottori seguendo poi il corso della corrente fino a Monfalcone. Nel fondo c’è uno stagno, poco profondo. Le mie oche non sono capaci di cavarsela a lungo nell’acqua. Devo salvarla assolutamente».

Quell’oca selvatica sola all’Anconetta di Monfalcone: manda dei richiami e sceglie di restare
Bonaventura Monfalcone-30.01.2021 Oca-Centrale elettrica-Largo Anconetta-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura


Dopo quello toccante c’è anche un retroscena divertente. «Sono stato più volte a vedere la mia oca in canale, perfino di notte – spiega Marega – Ho temuto che mi prendessero per matto. Una volta ho addirittura registrato i lamenti dell’altra oca che piange sempre dopo la sparizione della sorella. L’oca del canale, sentendo i versi, per un istante è rimasta immobile ad ascoltare. Speravo si avvicinasse alla sponda ma invece non l’ha fatto».

Chi può aiutare il signor Marega a recuperare l’oca può telefonargli al numero 339 1543112. Il diretto interessato ci ha autorizzato a pubblicare il suo numero.

Le sorelle oche non hanno un nome e, se questa avventura andrà a buon fine, potremmo pure battezzarle: oca Romana (per la vicinanza del campo alla villa risalente al terzo secolo d. C e rinvenuta negli anni Ottanta) e oca Dottora dal nome del canale. Il Dottori è stato spesso una trappola per molti animali, caprioli soprattutto, scivolati sulle sponde di cemento nel tentativo di bere. Si faccia in modo di salvare l’oca prima che arrivi qualche “gallo”. Perché Monfalcone non è il Campidoglio. —


 

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