L’appello dei volontari di Gorizia: «La stagione fredda è alle porte Serve un dormitorio per i migranti»

Incontro nella parrocchia San Rocco. Lettera urgente al prefetto, al sindaco, all’arcivescovo e alla Caritas diocesana. Lo scorso inverno 5.791 pernottamenti a Casa San Francesco

Francesco Fain
Migranti dormono nel piazzale della Casa Rossa, Foto Bumbaca/Marega
Migranti dormono nel piazzale della Casa Rossa, Foto Bumbaca/Marega

Un grido d’allarme. Lanciato dal gruppo “Volontari aiuto migranti” e dalla Parrocchia di San Rocco.

Come spiega don Ruggero Dipiazza, si è appena svolto un incontro che aveva come obiettivo quello di valutare la situazione attuale dei richiedenti-asilo e del possibile scenario che potrebbe presentarsi con l’arrivo imminente del freddo.

L’assistenza

Dalla riunione è emerso che la situazione, ad oggi, non garantisce «il minimo di assistenza dignitosa e all’altezza di una città che è stata designata Capitale europea della cultura 2025». Non solo. «I tempi di rilascio dei permessi di soggiorno sono dilatati, non consentendo agli interessati di potersi inserire nella comunità e di accedere al mercato del lavoro».

A seguito di queste valutazioni, il gruppo di volontari ha ritenuto «doveroso» inviare una lettera urgente al prefetto, al sindaco, all’arcivescovo e alla Caritas diocesana affinché «si attivino per tempo, ognuno per le proprie competenze, per accelerare la tempistica per il rilascio dei permessi di soggiorno e per l’istituzione di un dormitorio fornito dei servizi igienico-sanitari per garantire una accoglienza umana, anche solo attivando i servizi in atto lo scorso inverno». Una presa di coscienza, insomma.

La Caritas diocesana

Da metà ottobre 2023 a metà aprile 2024 la Caritas diocesana di Gorizia, grazie all’impegno delle comunità parrocchiali e di tanti volontari, era riuscita ad offrire un posto dove pernottare e curare la propria igiene personale a centinaia dei migranti giunti, sul territorio dell’Arcidiocesi di Gorizia, dopo aver percorso la Rotta balcanica.

Nei mesi più freddi dell’anno, nei locali di Casa San Francesco a Gorizia (spazi offerti gratuitamente alla Caritas diocesana dal locale convento dei frati Cappuccini, in piazza San Francesco) e nei locali della Parrocchia di San Valeriano a Gradisca d’Isonzo, hanno trovato accoglienza notturna molti richiedenti-asilo appena arrivati sul territorio nazionale, i quali non riuscivano a trovare accoglienza nelle strutture messe a disposizione dal Ministero degli Interni. «Quest’anno, nei due servizi di accoglienza notturna per la cosiddetta emergenza-freddo, i volontari hanno accolto, in particolare, persone provenienti da Pakistan, Nepal, India e Marocco. E tali importanti servizi - si apprende da Voce Isontina - sono rimasti aperti per un totale di 181 giorni, dal 18 ottobre 2023 al 15 aprile 2024. Nello specifico, nei sei mesi di apertura notturna, Casa San Francesco ha potuto offrire un totale di 5.791 pernottamenti, vale a dire una media di 32 ospiti per notte, mentre la Parrocchia di San Valeriano ha ospitato un totale di 2.142 pernottamenti, ovvero una media di 12 ospiti a notte».

L’Unità pastorale

Come evidenzia l’Arcidiocesi, dietro a questi numeri c’è il grande impegno dell’Unità Pastorale di Gradisca d’Isonzo e Farra d’Isonzo che ha messo a disposizione non solo numerosissime persone che si sono offerte come volontarie, ma anche le strutture situate presso la chiesa di San Valeriano. Lo stesso vale per le comunità parrocchiali del Decanato di Gorizia che hanno offerto l’impegno di decine e decine di persone che, volontariamente, hanno messo a disposizione il proprio tempo per accogliere e orientare i migranti che, alla sera, bussavano alla porta di Casa San Francesco. —

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