L’appello al ministro da Grado e Lignano: sulla stagione estiva dateci delle certezze
GRADO Una garanzia sull’apertura della stagione, che si auspica, possa avvenire nei primi giorni di maggio, ma anche la possibilità di spostamenti tra regioni, la garanzia sul sistema di controllo basato sui tamponi ovvero sui vaccini, considerato il rallentamento del piano nazionale di vaccinazione. Infine la riaffermazione della piena disponibilità di collaborazione con il governo specie per quanto riguarda la condivisione dei protocolli di sicurezza (distanziamento ombrelloni, lettini, ecc.) da adottare per far partire la stagione estiva 2021. Queste le richieste fatte al ministro del Turismo Massimo Garavaglia dai sindaci del G20S ovvero delle 20 spiagge (quelle che superano il milione di presenze annue) che rappresentano complessivamente circa 70 milioni di turisti. Ci sono Grado e Lignano per il Friuli Venezia Giulia. L’assessore al Turismo gradese Matteo Polo ha già partecipato a diversi incontri sul tema.
«Come per le altre località della rete del G20S spiagge – evidenzia il sindaco Dario Raugna –, la principale risorsa economica è costituita dal turismo estivo. Uniti chiediamo garanzie e sicurezza tanto per i nostri cittadini e lavoratori quanto per i nostri ospiti. Vogliamo predisporre al meglio le nostre località e per farlo abbiamo bisogno di avere tempi certi sulla ripartenza e garanzie su tamponi e vaccini».
In particolar modo quest’ultimi saranno sicuramente al centro dell’attenzione dei lavori del prossimo consiglio comunale per una mozione unitaria che sarà portata in aula per essere approvata e che riguarda la richiesta di vaccinazione di tutti gli addetti del comparto turistico locale. «L’attività turistica balneare – ha precisato il sindaco del Comune di Cavallino Treporti nonché vice coordinatore del G20S, Roberta Nesto, scrivendo al Ministro al quale è stato richiesto uno specifico incontro –, a oggi è priva di indicazioni in merito al futuro prossimo; questo ha come conseguenza una ricaduta drammatica sull’intero tessuto economico, imprenditoriale e sociale dei territori che di vivono turismo e, per di più, per un periodo limitato dell’anno, quello estivo».
Spiega il G20S che tutte le località balneari sono, come già dimostrato in passato, in grado di operare in sicurezza.
«Non possiamo – scrive il vice coordinatore di G20S – ripetere gli errori dell’anno scorso decidendo l’apertura delle spiagge a ridosso dell’avvio della stagione estiva: le attività necessarie per la predisposizione degli arenili, delle strutture e dei diversi servizi necessita di almeno 30/40 giorni». —
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