L’annuncio dell’Esercito: «Chiude a Gorizia il comando della Pozzuolo»

La nota dello Stato maggiore conferma la soppressione del corpo in seguito alla Spending review «Ma i reggimenti non saranno interessati. Nove militari su dieci resteranno sul territorio»
Bumbaca Gorizia Cittadinanza alla Brigata Pozzuolo © Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia Cittadinanza alla Brigata Pozzuolo © Foto di Pierluigi Bumbaca

Il Comando della Brigata «Pozzuolo del Friuli», di stanza a Gorizia, verrà chiuso, ma la presenza dei reggimenti sul territorio resterà «garantita». Lo precisa, in una nota, lo Stato maggiore dell’Esercito, in seguito alla mobilitazione a livello politico in Friuli Venezia Giulia per la decisione, conseguente alle norme su Spending Review, legge di stabilità e revisione dello strumento militare, che contemplano la riduzione di due delle 11 brigate di manovra, e tra queste della Pozzuolo.

«Una misura necessaria anche se dolorosa - puntualizza la nota dell’Esercito - come i numerosi richiami alla memoria, alla storia e al radicamento della brigata sul territorio tendono a dimostrare». Lo stato maggiore sottolinea comunque che «i reggimenti della Brigata non saranno interessati dal provvedimento in argomento e garantiranno la presenza sul territorio. Vale a dire, nove militari su dieci resteranno nell’area. Così lo storico radicamento militare nella Regione sarà confermato.

Inoltre, la Forza Armata ha allo studio soluzioni - aggiunge il testo - per mantenere in vita il nome e le tradizioni della brigata Pozzuolo del Friuli». Per contenere l’impatto sociale e mitigare gli effetti sull’indotto del capoluogo isontino, l’Esercito è orientato ad accogliere favorevolmente le eventuali richieste di permanenza del personale nell’area, prevedendo il reimpiego del personale oggi a Gorizia in sedi limitrofe.

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