L'annuncio della Regione Fvg: «Daremo gratis mascherine a ciascun cittadino il prima possibile»

Fedriga e Riccardi: «Due per abitante, saranno lavabili e riutilizzabili, in grado di contenere particelle salivali e di ridurre quindi la diffusione del contagio»
Foto BRUNI Trieste 16.03.2020 Emergenza Corona virus:Barcola e dintorni
Foto BRUNI Trieste 16.03.2020 Emergenza Corona virus:Barcola e dintorni

TRIESTE. «Per le mascherine da garantire al personale sanitario continuiamo a insistere con lo Stato dal quale però dobbiamo riceverle. Per il resto della popolazione abbiamo ottenuto una deroga alle caratteristiche delle mascherine per poterle produrre in Friuli Venezia Giulia. L'obiettivo è di fornire gratuitamente e prima possibile a ciascun cittadino del Fvg due mascherine lavabili e riutilizzabili in grado di contenere particelle salivali e di ridurre quindi la diffusione del contagio da coronavirus».

Lo affermano il governatore Massimiliano Fedriga e il vicegovernatore con delega a Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, in merito all'avviso diramato dalla Protezione civile regionale a fornitori di mascherine, anche senza marchio CE.

«Se da una parte - spiegano - stiamo facendo un pressing sulla gestione commissariale per ottenere i dispositivi di protezione individuale per far lavorare in sicurezza il personale sanitario, dall'altra è necessario che anche le persone che si recano al lavoro e i cittadini che escono per l'approvvigionamento del cibo o per motivi sanitari debbano essere dotati di dispositivi».

L’avviso prevede che le mascherine siano riutilizzabili in quanto realizzate in materiale lavabile in soluzione allo 0,5% di ipoclorito di sodio a freddo per almeno 20 cicli senza perdita delle caratteristiche iniziali.
 
«Con la produzione di mascherine che noi ci attendiamo di stimolare grazie a questo avviso e contando su una fornitura celere, l'auspicio - rendono noto - è di rifornire già dalla prossima settimana, attraverso i volontari della Protezione civile, tutti i cittadini in modo di limitare al massimo la possibilità di contagio».
 

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