L’ammiraglio Lazio in visita alla Capitaneria

Illustrata l’attività 2017: 227 persone soccorse, multe per 155 mila euro, duemila chili di pesce sequestrato

L’ammiraglio di Divisione Giorgio Lazio, comandante del Comando marittimo Nord con sede a La Spezia (è il Comando della Marina Militare che ha giurisdizione sulla parte di penisola che si estende dalle Alpi al confine settentrionale del Lazio), ha fatto visita ufficiale alla Capitaneria di porto–Guardia costiera di Monfalcone, accompagnato dal direttore marittimo del Friuli Venezia Giulia, capitano di vascello Luca Sancilio. All’ammiraglio è stato presentato il personale civile e quello militare in forza alla Capitaneria, al cui comando vi è il capitano di fregata Maurizio Vitale. Compartimento Marittimo, quello di Monfalcone, che si estende dalla foce del Tagliamento a quella del Timavo ed ha giurisdizione sulle province di Gorizia ed Udine.

Nel corso della giornata, l’alto ufficiale ha fatto visita anche allo stabilimento Fincantieri ed ha incontrato, nel palazzo della Capitaneria, il prefetto di Gorizia Massimo Marchesiello, il sindaco Anna Cisint, il presidente dell’Azienda speciale porto Gianluca Madriz ed il direttore dello stabilimento Fincantieri Roberto Olivari. All’ammiraglio è stata illustrata l’attività tecnico-amministrativa e quella operativa e di polizia eseguita lo scorso anno e in corso di svolgimento, a opera degli uffici del Compartimento (Monfalcone, Grado, Porto Nogaro, Lignano Sabbiadoro e Marano Lagunare) per la sicurezza della navigazione e la maritime security, il soccorso marittimo e la salvaguardia della vita umana in mare, la vigilanza sulle attività che si svolgono sul demanio marittimo e sui 50 degli 80 chilometri di coste della regione, la difesa delle risorse ittiche e la tutela dei consumatori, la protezione dell’ambiente marino dagli inquinamenti e la sicurezza balneare.

Questi alcuni dei dati relativi al 2017: 227 persone soccorse in mare, 158 illeciti amministrativi contestati, per un importo di circa 155 mila euro, 23 deferimenti all’Autorità giudiziaria per condotte penalmente rilevanti, 2000 chili di prodotto ittico sequestrato per assenza di tracciabilità, cattura in luoghi-tempi vietati, frode in commercio e cattivo stato di conservazione. Su questo fronte, ancora più intensa l’attività di controllo che nei primi due mesi del 2018, che ha già portato a 11 sanzioni amministrative per un totale di circa 18.500 euro, 5 notizie di reato alle Procure di Udine e Gorizia, 3 comunicazioni effettuate alle competenti Aziende sanitarie per violazioni del sistema di autocontrollo Hccp e 165 chili di prodotto ittico sequestrato.

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