L’ambulatorio resta scoperto: Chiadino e San Luigi in rivolta

La pensione dello storico medico di base lascia “orfani” 1.500 pazienti della zona. Già 300 le firme che chiedono un altro dottore. «Finora, però, nessuna risposta»
Lasorte Trieste 11/09/18 - Via Felluga 46, Ambulatorio Medico
Lasorte Trieste 11/09/18 - Via Felluga 46, Ambulatorio Medico

TRIESTE Sono 300 i cittadini tra Chiadino e San Luigi, e a breve se ne aggiungeranno altri, che reclamano nuovi medici di base per il territorio attraverso una petizione indirizzata all’AsuiTs. Succede infatti che il 31 agosto, nell’ambulatorio di via Felluga vicino alla farmacia, il medico di base titolare abbia salutato tutti andando in pensione: 1.500 pazienti convenzionati sono rimasti orfani del titolare e, a caduta, degli altri medici presenti saltuariamente - ancorché settimanalmente - nell’ambulatorio per sostituirlo.

Oltre al migliaio e mezzo di persone che dovranno reperire il nuovo medico di base, il problema è che l’ambulatorio - uno dei pochi punti di riferimento per un’area tra Chiadino e San Luigi povera di servizi - ora rimane vuoto, privo di assistenza sanitaria. In zona c’è un altro medico di base che, ahimé, non può più accettare più alcun paziente. «È una situazione disastrosa», sostengono per il comitato spontaneo dei cittadini che ha promosso la petizione, Lucia Zilio e Andrica Udijlovic: «Una situazione che noi avevamo preventivato da tempo, non l’unica, che sta accadendo qui come altrove. Tanti medici se ne vanno in pensione, i pazienti non sanno a chi affidarsi. E a breve sarà una tragedia, perché non ci saranno medici sufficienti a coprire il fabbisogno per mancanza di nuove abilitazioni. Noi del quartiere avevamo denunciato il 19 giugno al direttore sanitario dell’AsuiTs Aldo Mariotto la pesante criticità, proprio attraverso la prima versione della petizione. Ma a tutt’oggi non abbiamo ricevuto un cortese cenno di risposta e ora decine e decine di cittadini si accalcano in via Farneto e nei distretti sanitari alla ricerca di un medico».

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BELLUCO - FOTO PIRAN - SELVAZZANO - ULSS


«Chi come noi faceva riferimento all’ambulatorio di via Felluga – continua Zilio – non può richiedere i tre medici che sostituivano settimanalmente il titolare, perché due non abilitati e un terzo interdetto per ragioni che non sappiamo. Ci obbligano a scegliere dei medici sconosciuti trascurando il rapporto di fiducia ed empatia costruito da noi nel tempo con quei tre sostituti». «Non ci rassegneremo a perdere la contiguità con l’ambulatorio», rincara Udijlovic: «Perché obbligare tanti utenti anziani, e non solo, a fare chilometri, quando l’ambulatorio si trova, strategico, nel centro del rione, con parcheggi e farmacia accanto? Di questo chiederemo ragione a chi sino a oggi non si è degnato di risponderci».

«È un gran problema», interviene la presidente della Sesta circoscrizione Alessandra Richetti, del M5s: «L’intero parlamentino sta dalla parte del comitato spontaneo le cui richieste sono sacrosante. A giugno avevo fatto presente questa situazione al direttore generale dell’AsuiTs Adriano Marcolongo, evidenziando la necessità di mantenere a San Luigi un presidio medico». —


 

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