L'ambientalista Claut: «Il Tlt è un un gioco politico pericoloso»
«Dietro Giurastante c’è purtroppo solo Giurastante». Alessandro Claut, portavoce regionale dei Verdi, è stato per 15 anni amico della terra e per la pelle di Roberto Giurastante (dal 1995 al 2010), l’ambientalista convertitosi all’indipendentismo, uno dei leader di Trieste Libera e uno dei patrioti del Territorio libero di Trieste (Tlt). «Alla fine abbiamo fatto scelte diverse - racconta Claut -. Lui è uno che va sempre all’attacco. Non si può ragionare con lui. Io sono un tipo moderato, lui è un giustizialista. Trieste Libera farà la stessa fine degli Amici della terra»
Una storia già vista.
Con gli Amici della terra avevamo tanti soldi. Tanti simpatizzanti che ci sostenevano (più di 30mila persone sostiene Claut, ndr). Avevamo una sede in via Cadorna. Ma non eravamo sul libro paga di nessuno. Già all’epoca si diceva che dietro a noi c’era Giulio Camber. Probabilmente siamo stati usati a nostra insaputa da chi voleva fare affari in città. Questo l’abbiamo scoperto dopo.
Ma chi caccia i soldi di Trieste Libera?
L’ultima volta che sono stato da loro ho visto una caterva di gente, soprattutto per le cause di Equitalia. Credo che i soldi arrivino da lì, dalla gente.
Solo sovvenzioni popolari?
Sì. Su questo metto la mano sul fuoco.
Non c’è nessuno che finanzia Trieste Libera?
No, proprio perché c’è Giurastante. Giurastante ha sempre rifiutati soldi da imprenditori e da politici. Il problema è un altro.
Quale?
In questa città si fanno sempre le battaglie sbagliate. È uno dei motivi per cui non ho più nulla a che fare con Giurastante. Politicamente parlando. Lui continua a fare delle scelte che sono sbagliate.
Come vede la richiesta all’Onu di ripristinare il Territorio libero di Trieste...
Fuori dal tempo e fuori dalla logica. E soprattutto pericolosa dal punto di vista politico.
Ma perché Giurastante, da ambientalista, si è imbarcato in questa storia?
Giurastante è un idealista a 360 gradi. Un battagliero. Non ragiona dal punto di vista politico, ma ragiona dal punto di vista della battaglia che gli piace. È bravo perché riesce a coinvolgere la gente.
Non sono i soldi che muovono Giurastante...
Giurastante è incapace di muovere soldi.
Ma qual è il suo giudizio su Trieste Libera...
La stragrande maggioranza è fatta di gente ingenua, ma in buonafede. Una cosa è Trieste Libera, un’altra è chi usa Trieste Libera. La usano come uno spauracchio per il Porto Vecchio. Lo fanno, come facevano con gli Amici della terra, per aumentare il livello contrattuale con gli imprenditori che vogliono investire a Trieste.
E qual è il ruolo di Giurastante?
Sta facendo gli stessi errori che faceva con gli Amici della terra. Tutto già visto. Per fortuna questa volta io sono fuori. Lui è uno che non pensa alle conseguenze delle sue azioni.
In che senso?
Quando tu hai un sistema contro, non puoi combatterlo in quel modo.
Una lunga frequentazione la vostra...
Siamo stati assieme dal 1995 al 2010. Politicamente intendo.
Quando vi siete separati?
Ci siamo lasciati politicamente (Claut insiste sul “politicamente corretto”, ndr) quando lui, dopo gli Amici della terra, ha fatto Greenaction Transnational con alcuni Amici della terra tra cui Paolo Parovel.
Qual è il ruolo di Parovel?
È un amico di Giurastante e anche mio. Ma io non condivido le sue idee. Giurastante, invece, ascolta molto Parovel.
Cosa l’ha spinta a chiedere questa intervista?
Non accetto sentir dire che dietro Giurastante c’è Camber. Solo chi come me e Giurastante ha passato “natali” e “ferragosti” a difendersi da Camber, Menia e dai loro amichetti può capire che cosa c’è dietro.
E cosa c’è dietro?
C’è una “incavolatura” nei confronti del sistema del malaffare triestino. Lui ha deciso di continuare a combattere contro tutto e tutti. Io, dopo oltre mille denunce e una marea di querele, preferisco agire in altro modo.
Camber, insomma. stavolta non c’entra?
Non dico questo. Dentro Trieste Libera ci sono sicuramente alcune persone che agiscono per conto di Camber. Ma non credo mettano dei soldi. Eppoi vuole sapere una cosa...
Dica...
Giurastante è stata condannato perché un avvocato si è dimenticato di presentare la lista dei testimoni. E questo avvocato è una delle menti illuminate del Pd.
E chi sarebbe?
Non faccio nomi. E neppure cognomi.
Non sarà Gianfranco Carbone?
Basta andare a leggersi il libro di Giurastante.
Allora chi c’è dietro Trieste Libera?
Dietro Trieste Libera ci sono persone che hanno forti interessi in città e in Porto Vecchio. E tantissime persone arrabbiate con Equitalia. Tutto nasce...
Tutto nasce...
Dal punto di vista mediatico nasce da quella pagliacciata della manifestazione di Porto Vecchio.
La “lunga marcia” di Cosolini?
Certo. Nasce da quella storia lì. Prima loro erano un gruppo di 200 persone che facevano le manifestazioni per il Tlt (Territorio libero Trieste). Il botto l’hanno fatto lì.
Tutta colpa di Cosolini?
Politicamente le responsabilità sono sue. Dopo quell’episodio ho visto la fila di gente che andava da loro. Non avendo paura del senso del ridicolo il sindaco si è dimenticato le chiavi per entrare in Porto Vecchio quando dentro c’erano quelli di Trieste Libera che facevano le manifestazioni. Cose molto sospette.
Due parti in commedia?
Esatto. Due parti in commedia.
Dietro Trieste Libera non c’è Camber, ma il sindaco...
È lui che li ha creati. La domanda da farsi: è perché li ha creati lui? Io la risposto ce l’ho...
E qual è?
Lasciamo perdere. Trieste Libera fa comodo a tanti. A un certo tipo di politica triestina fa comodo avere un nemico.
Gli Amici della terra erano favorevoli al riuso di Porto Veccchio. Appoggiavate il progetto di Trieste Futura...
Noi siamo sempre stati favorevoli al riuso del Porto Vecchio, ma non alle speculazioni edilizie.
E Giurastante?
Già all’epoca Giurastante era per l’opzione portuale. Sosteneva le posizioni di alcuni spedizionieri.
Ma come finirà questa storia di Trieste Libera?
Come con gli Amici della terra.
Cioè?
Arriveranno le denunce. Arriverà la magistratura. Saranno sommersi dalle querele. Li massacreranno dal punto di vista giudiziario. Dopodiché spariranno tutti e Giurastante resterà con il cerino in mano come al solito. L’altra volta gli è andata bene perché c’ero io con lui. E alla fine ho pagato. Un conto salato.
Giurastante viene quindi usato...
Non di sua volontà. Giurastante è una brava persona. In Porto Vecchio sono state date delle concessioni che non dovevano essere date. Tutti i problemi nascono da lì.
Trieste Libera ha un futuro politico?
Se si candida alle elezioni comunali prende parecchi voti. Però sarebbe la loro fine. Alla fine verrà l’incoerenza di quelli che combattono contro l’Italia e poi si candidano alle elezioni italiane. E qui verrà fuori il limite di Giurastante.
In che senso?
È uno che non riesce a fermarsi. Come quando ha denunciato l’attacco fascista a Trieste Libera della magistratura. Ridicolo.
Quindi vedremo Giurastante alle prossime elezioni?
Sì, se riesce ad arrivarci sano e salvo.
Per questo gira con una strana scorta?
In passato ha subito parecchie angherie. Ci sono delle persone che lo difendono volontariamente. Sono degli amici. Nient’altro.
Esiste un pericolo reale legato alla sua sicurezza?
Esiste, ma lui un po’ esagera. Si dà troppo importanza. Crede di essere il Saviano del Nordest. Ma non c’è la criminalità dietro tutto questo, c’è il sistema di potere triestino, quello che da decenni blocca tutto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo