L’amante-ballerina lo frega: Calenda va dai giudici

Il direttore artistico del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia si rivolge al Tribunale di New York: la giovane fiamma gli avrebbe “estorto” 600mila euro e poi sarebbe sparita

CORRISPONDENTE A NEW YORK. Sempre fare attenzione prima di prendere seriamente una bellissima donna che si dice innamorata di un uomo parecchio più anziano. Ne sa qualche cosa Antonio Calenda, il settantatreenne direttore artistico del Teatro Stabile di Trieste che si è rivolto al tribunale di New York per quella che ha tutta l’apparenza di una colossale presa in giro. Se il tribunale gli darà ragione e gli farà riavere quasi seicento mila euro è tutto da vedere, comunque l’attempato maestro Calenda non ha nessuna intenzione di farsi mettere i piedi in testa da Natasha Diamond-Walker e per difendere i suoi interessi si è rivolto a un legale newyorkese.

«La signorina ha manipolato il mio cliente e si è approfittata finanziariamente di lui al fine di acquistare un appartamento di lusso a Manhattan», sintetizza l’avvocato Marc Fitipelli. «Lei non ha mai avuto intenzione di restituire il denaro preso a prestito e ha improvvisamente interrotto la loro relazione non appena ha ottenuto quello che desiderava».

Vediamo i fatti, così come sono emersi per il momento. Per ulteriori verifiche dovremo aspettare che la causa faccia capolino nell’aula della Corte Suprema di Manhattan, con tanto di deposizioni e testimoni.

La signorina è una affascinante studentessa di ventisette anni alla Fordham University di New York nonché ballerina di danza moderna con davanti a sè una promettente carriera con la nota compagnia di danza Martha Graham.

Natasha conosce Antonio in Italia nel 2011. Ambedue sono coinvolti nella medesima produzione artistica. Si tratta di “Cercando Picasso”, uno spettacolo diretto da Calenda nel quale Giorgio Albertazzi interpreta il pittore spagnolo. Collabora la Martha Graham Dance Company con i ballerini in scena che interpretano i sogni di Picasso, sogni che diventano ispirazione per la sua arte.

Fra i due inizia una relazione sentimentale nonostante un gap di quarantacinque anni. Quanto meno non ci sono complicate vicende familiari. Il maestro è separato dalla moglie da circa dieci anni e dunque una relazione affettiva o sessuale con una donna molto più giovane solleva qualche sopracciglio ma non scombussola la sua vita personale.

Il rapporto sboccia nel maggio 2011 e prosegue per alcuni mesi con Calenda che riempie di regali Natasha, bruna e con tratti esotici. Lei non perde tempo. In luglio firma il compromesso per un appartamento lungo West End Avenue nel quartiere dell’Upper West Side. A settembre firma l’atto. L’appartamento a suo nome è pagato con denaro di Celenda. È un immobile bello ma non strabiliante: due locali con cucina e bagno in 80 metri quadri per i quali la Diamond-Walker paga una cifra adeguata: 775 mila dollari.

Denaro a prestito o regalo di un innamorato che ha perduto la testa? Lui sostiene che è un prestito con accordo scritto che non prevede nessun pagamento del debito fino al dicembre 2018, quando la ragazza deve restituire l’intera somma. Calenda dice inoltre che aveva acconsentito a mettere a disposizione il denaro senza interesse. Ma, visto che la relazione è terminata subito dopo l’atto, chiede che Natasha ripaghi subito il debito completo degli interessi maturati a tutt’oggi. Totale: 800 mila dollari.

Al maestro, però, non basta riavere la somma anticipata. Vuole vendicarsi della scorrettezza dimostrata dall’ex amante e chiede che il giudice della Corte Suprema di Manhattan riconosca un milione di dollari in danni punitivi. Come dire: hai tentato di fare fesso me ma non provare a fare fesso un altro.

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