L'allarme: «Grado penalizzata senza Delfino Verde»
GRADO Il rischio che, seppur in ritardo, quest’anno non prenda avvio la linea marittima Trieste-Grado dell’Apt di Gorizia con l’utilizzo del Delfino Verde, ha suscitato molti malumori anche da parte degli operatori turistici e di alcuni politici. Non solo. Ricordiamo anche nella sede dell’armatore del Delfino Verde, Silvano Peric, arrivano a decine ogni giorno le telefonate di triestini che si informano sulla data d’inizio del servizio che dovrebbe coincidere con il 13 giugno. In un contesto di particolare difficoltà economica evidentemente tutte le parti in causa (Delfino Verde, Apt, Tpl Fvg) dovrebbero provvedere allo sforzo per trovare una soluzione. Sono in ballo aspetti economici perché la questione ruota essenzialmente attorno a questo tema con evidentemente le proposte ancora molto distanti.
Quest’estate, proprio per continuare a offrire un servizio puntuale a favore dell’utenza, per assicurare loro la massima sicurezza e quanto previsto in fatto di distanze, la società marittima ha deciso di utilizzare il mezzo più grande (300 posti anziché i 150 dell’anno scorso).
«È chiaro che in un concetto di Grado green non avere il servizio del Delfino Verde va assolutamente contro lo sviluppo turistico». È Alessandro Lovato, amministratore unico della Git ad affermarlo precisando che sono parecchi i triestini che arrivavano a Grado con questo mezzo per trascorrere una giornata in spiaggia. «Si chiede agli operatori privati – aggiunge Lovato – di avere coraggio di aprire le strutture e poi il pubblico non ci viene incontro».
A intervenire sul tema è anche il consigliere regionale dei dem, Diego Moretti. «Spero che l’incontro in tempi brevi tra le parti annunciato serva a trovare un’intesa per un servizio – quello del Delfino Verde tra Trieste e Grado previsto tra l’altro nell’offerta per il servizio di Tpl in regione – che deve continuare e che rappresenta da anni, con i suoi 150 passeggeri giornalieri e 36 mila annui, uno degli elementi di attrattività turistica del territorio gradese e regionale».
Afferma ancora Moretti che la situazione molto difficile determinata dalla questione Covid-19 per il Tpl nella nostra regione (e non solo) – che riguarda tutti gli attori in campo – obbligano in primis la Regione («l’assessore Pizzimenti, ma anche Bini non possono essere estranei alla partita») a ricercare una soluzione che confermi la presenza di un servizio che è uno degli elementi di attrazione per il nostro turismo regionale. «Spero che Apt e Regione trovino le risorse, così come l’hanno trovate in altre situazioni, per evitare un ulteriore impoverimento in una stagione estiva che si preannuncia già molto, molto difficile per il comparto turistico». Se la situazione dovesse arrivare finalmente a un accordo, la linea Trieste-Grado (tra l’altro due corse giornaliere anziché le tre corse di piena stagione del 2019) potrebbe partire già sabato prossimo 13 giugno. Si spera dunque in una fumata bianca nell’incontro che si terrà in Regione nelle prossime ore. Sarebbe un peccato sopprimere un servizio che ha ottenuto negli anni un crescente successo. —
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