“L’alfabeto del futuro” parte da Trieste il viaggio a tappe fra le idee per ripartire
TRIESTE Dall’alimentazione all’energia, dal commercio al digitale, dalle infrastrutture al settore trasporti e mobilità. Una serie di temi, altrettante chiavi di lettura attraverso le quali declinare un ventaglio di “Idee per la ripartenza”, laddove quest’ultimo termine non può che richiamare il momento particolarissimo e sfidante che stiamo vivendo: quello appunto che aspira a un restart dopo i mesi tremendi della pandemia. Una ripartenza che vieppiù metterà in gioco conoscenze, declinazioni del sapere, energie da spendere nei nostri territori. Il tutto nel segno dell’innovazione, parola chiave in una società dove il saper innovare può significare saper essere competitivi. Una innovazione che occorre anche saper “leggere”, per fruirne e per padroneggiare il cambiamento.
È in questo scenario – e con l’intento di offrire al pubblico delle chiavi di lettura che aiutino a comprendere l’oggi e guardare al domani – che proprio da Trieste, il 3 giugno, riparte “L’alfabeto del futuro”, terza edizione del progetto editoriale del gruppo Gnn – Gedi news network che oltre a La Stampa capofila coinvolge le testate Secolo XIX, Mattino di Padova, Gazzetta di Mantova, Messaggero Veneto e Il Piccolo di Trieste.
Il tema scelto per la tappa d’esordio triestina è quello di trasporti e mobilità. Tema che anche stavolta – dopo i due eventi passati dedicati a scienza e salute – si attaglia alla specificità del capoluogo giuliano. E dunque, “Idee per la ripartenza – Mobilità e trasporti, le rotte del dopo pandemia” è il titolo dell’evento che si terrà al Castello di Miramare il 3 giugno dalle 17, aperto al pubblico in modalità online, su www.lesfidedellinnovazione.it. Sarà Luca Ubaldeschi, direttore del Secolo XIX e responsabile editoriale del progetto, ad aprire l’evento i cui aspetti legati al territorio verranno tratteggiati dal direttore de Il Piccolo e Messaggero Veneto Omar Monestier dopo il saluto di apertura da parte di Massimo Giannini, direttore de La Stampa. A raccontarsi nella prima intervista Teresa Fornaro, uno dei 13 scienziati selezionati con un bando Nasa per entrare nel team Mars 2020. A seguire ecco l’esperienza dei giovani ricercatori di IcTea Team, approdati su un proprio canale Youtube e poi su altri social, col loro lavoro pensato per diffondere conoscenze e ricerca in modo accessibile. Non mancherà il panel - condotto da Monestier e Ubaldeschi - dedicato alla declinazione territoriale del tema dell’evento. Ed ecco dunque le nuove frontiere della movimentazione delle merci di cui parlerà Philip Sweens, ad di Hhla international, principale terminalista di Amburgo approdato alla Piattaforma logistica triestina; ecco Zeno D’Agostino, presidente di quella Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale che ha guidato un 2020 difficile ma di resilienza per ripartire poi verso un nuovo sviluppo. E ci saranno Antonio Maneschi, T.O. Delta group, in prima fila su logistica e trasporti intermodali in Italia; e Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio della Venezia Giulia. In scaletta poi un’intervista a Francesca Nieddu, direttore regionale Fvg e Veneto Est di Intesa Sanpaolo. A seguire Luca Cordero di Montezemolo, che con il suo Italo treno scommette su Trieste, intervistato dal condirettore de Il Piccolo Roberta Giani.
Infine, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga a colloquio con Giannini. Ed è previsto anche l’intervento del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Il tutto prima di calare il sipario sulla tappa triestina e preparare la prosecuzione del viaggio. “L’alfabeto del futuro” si snoderà infatti in ulteriori tappe in altre città - da Mantova a Genova - prima di approdare alll’incontro finale in novembre, a Torino.
Zeno D’Agostino. L’espansione del porto in Europa
«La logistica cambia la città, la città cambia la logistica: Il caso Trieste»: nella tappa triestina dell’Alfabeto del futuro fra i protagonisti ci sarà il presidente dell’Autorità portuale Alto Adriatico Zeno D’Agostino che, in dialogo con Luca Ubaldeschi direttore de Il Secolo XIX e il direttore de Il Piccolo Omar Monestier, racconterà i nuovi scenari dello scalo triestino. In un anno che ha visto un netto calo dei traffici internazionali a causa della pandemia, il porto di Trieste si è dimostrato dinamico e resiliente. La città, perno meridionale di un’asse che va dall’Adriatico al Baltico, ha una posizione fondamentale per i porti del Nord. Di rilievo lo sbarco del porto di Amburgo nella Piattaforma Logistica destinata a diventare un esempio di intermodalità sullo sfondo di uno sviluppo economico triestino che si pone come obiettivo quello di valorizzare nuovi insediamenti industriali.
Philip Sweens. I piani del colosso di Amburgo Hhla
Philip Sweens, amministratore delegato di HHLA International, sarà uno degli ospiti della tappa triestina dell’Alfabeto del futurp. Sweens guida Hhla, il principale terminalista del porto di Amburgo, con una grande esperienza nella gestione di moli container fuori dalla Germania (Odessa e Tallin). Con Trieste è arrivata la prima succursale sul Mediterraneo. Grazie allo sbarco nella Piattaforma logistica triestina i tedeschi di Hamburgher Hafen und Logistik AG contano di sviluppare nei prossimi anni il proprio ruolo strategico in Adriatico: la movimentazione delle merci potrà ora crescere, seppure in tempi di pandemia, andando di pari passo alla riconversione dell’adiacente Ferriera di Servola. Amburgo si concentrerà per prima cosa sulla creazione del terminal intermodale che nascerà al posto dell’area a caldo della Ferriera, per un costo fra 200 e 300 milioni.
Antonio Maneschi. To Delta, il big dei trasporti intermodali
Antonio Maneschi, è socio di riferimento di T.O. Delta Group, protagonista nella logistica e trasporti intermodali in Italia. Maneschi, che sarà ospite della giornata triestina dell’Alfabeto del futuro, di recente ha rinnovato gli accordi commerciali con il consorzio Ocean Alliance (Cma Cgm, Cosco/Oocl ed Evergreen Line), che “scala” il terminal container del porto di Trieste con servizio settimanale diretto dall’Asia. T.O. Delta ha di recente confermato una strategia per favorire lo sviluppo dei traffici italiani e centro-europei via Trieste. Maneschi di recente ha osservato che «grazie ad un sostenuto flusso di container in importazione , supportato peraltro da un’efficiente rete ferroviaria a disposizione, la disponibilità dei container vuoti a Trieste non sta mostrando segni di sofferenza, a differenza di quanto invece accade in altri porti e aree d’Europa».
Antonio Paoletti. Così la Venezia Giulia potrà ripartire
Fra gli ospiti dell’evento Alfabeto del futuro ci sarà anche Antonio Paoletti, presidente della Camera commercio Venezia Giulia. Quest’anno Paoletti ha presentato il rapporto Ambrosetti sull’economia della Venezia Giulia. Nel primo anno del Covid l’economia della Venezia Giulia ha bruciato 1,02 miliardi di Pil (-9,4%) con 15 mila posti di lavoro a rischio (e altri 4 mila quest’anno) e 600 milioni in meno di consumi. Sono cifre, in attesa di un rimbalzo della crescita del 7% quest’anno, Covid permettendo, che spiegano il rischio di deindustrializzazione anche in questo territorio. Ambrosetti ha individuato però varie competenze strategiche del territorio della Venezia Giulia su cui impostare la ripartenza in una rete di integrazione dei flussi economici e commerciali che coinvolge le potenzialità dei porti di Trieste e Monfalcone, il distretto della navalmeccanica con Monfalcone, la città della scienza (dalla Sissa all’Area di ricerca).
Luca Cordero di Montezemolo. Trieste con Italo rompe l’isolamento
A partire dal 27 maggio sarà attivato il primo collegamento della compagnia Nuovo Trasporto Viaggiatori, fondata e presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, tra Trieste, Roma e Napoli. Italotreno era già arrivato in regione a Udine e Pordenone dall’ottobre 2019. Ospite d’eccezione dell’Alfabeto del futuro, Montezemolo avrà modo di parlare non solo dell’atteso sbarco di Italo a Trieste, in concorrenza con i Frecciarossa, ma anche delle più recenti iniziative del suo gruppo che «punta soddisfare la voglia di mobilità degli italiani, a integrare la rete dei trasporti in Italia e a generare occupazione». Il riferimento è a Itabus il nuovo operatore privato di trasporto passeggeri su gomma a lunga percorrenza farà il suo debutto sulle strade italiane dal 27 maggio. Il progetto prevede circa 200 milioni di investimenti.
Massimiliano Fedriga. Le prospettive della comunità
Sarà il direttore de La Stampa Massimo Giannini a intervistare a conclusione dell’evento del 3 giugno Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia oltre che della Conferenza delle Regioni. Potrà essere questa l’occasione per tratteggiare le prospettive che per la ripartenza si pongono davanti alla nostra regione, in uscita da un periodo pandemico che come in tutta Italia ha segnato profondamente a livello economico e sociale la comunità, che ora deve disporsi sulla strada del rilancio. Oltre a Fedriga, è prevista la presenza del ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani. Fra le presenze durante l’evento anche quella di Francesca Nieddu, direttore regionale Friuli Venezia Giulia e Veneto Est di Intesa Sanpaolo, che sarà intervista dal giornalista del Piccolo Diego D’Amelio.
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