L’ailanto senza freni tiene sotto assedio i muri di via Belpoggio
TRIESTE La Cina è vicina. Non parliamo della Via della Seta, ma della piccola giungla verticale che sta crescendo in via Belpoggio. I residenti della zona guardano con preoccupazione alla colonizzazione che gli ailanti, pianta infestante proveniente dall’Estremo oriente, stanno facendo del grande muro di sostegno che sorge alle spalle della sede universitaria di androna Campo Marzio.
Scrive un lettore: «Siccome qua l’Italia crolla per incuria, a Trieste, a poca distanza dal Piccolo, abbiamo un esempio clamoroso. Il muro di contenimento di via Belpoggio completamente invaso di piante di ailanto che stanno diventando alberi e penetrano fin sul marciapiede (totalmente abbandonato), dopo aver deformato il parapetto in pietra e aperto crepe un po’ dappertutto. Se domani la strada franasse su quei quindici metri di precipizio, mettendo a rischio le case intorno, non mi meraviglierei affatto».
In effetti lo spettacolo che si può osservare da via Belpoggio colpisce l’occhio: una vegetazione lussureggiante si leva dalla vecchia parete verticale, spuntando qua e là dall’asfalto del marciapiede.
L’assessore comunale Elisa Lodi assicura che l’ente locale correrà presto ai ripari: «Verificheremo se sono arrivate segnalazioni agli uffici, e in ogni caso andremo a controllare la situazione», spiega l’esponente della giunta Dipiazza.
Il problema degli ailanti, in ogni caso, non è nuovo al Comune: sono anni che il territorio italiano deve affrontare l’espandersi di questa vegetazione. Dichiara Lodi: «Il fenomeno è complicato. Abbiamo un perito forestale che sta studiando la questione e sta cercando di capire come fare ad arginare il diffondersi degli alianti a danno della vegetazione locale». Il problema ha conquistato l’attenzione del Comune quando alcuni alberelli sono spuntati in uno dei templi vegetali cittadini, il Giardino pubblico di via Battisti. Gli ultimi interventi puntuali in ordine di tempo, ricorda l’assessore, sono stati condotti in zona Ezit, del Boschetto, villa Engelmann, via Pindemonte.
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